Ferdinando de Monroy, I principe di Pandolfina

GEDCOM Note

<p style="text-align: left;" dir="ltr"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="right">QUADRO 684. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="center">Principe di Pandolfina (1) </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">1. — Ferdinando Morroy Gisulfo, Marchese di Garsigliano, fu onorato del titolo di Principe di Pandolfìna con Diploma di Carlo VI del 11 Febbraio 1733; e ciò per se e figli di ambo i sessi, suoi eredi e successori, more francorum. Questo Privilegio fu esecutoriato in Palermo a 8 Aprile 1733 (Conservat., 1732-33, f. 55 retro). Sposò Antonia Scuderi e Palma di Vito che gli apportò i feudi di Celso e Salicicchio. Fu Capitano di Giustizia in Palermo nel 1741 e fu onoratodel titolo di Marchese di Garsigliano. Morì a Salemi, il 17 Gennaro 1748, come risulta da fede rilasciata da quella Cattedrale. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">15. — Ferdinando Morroy s'investì, a 6 Febbraio 1728, come figlio primogenito ed erede universale di Alonso suddetto (Conserv., 1725-29, f. 125). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Questi fu onorato del titolo di Principe di Pandolfìna. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Marchese di Garsigliano</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">3. — Ferdinando Monroy Gisulfo s'investì a 6 febbraio 1728, come primogenito legittimo e naturale ed erede universale di Alonso suo padre (Conserv., Vol. del 1725-29, foglio 124). Nacque a Salemi in marzo del 1678. Sposò ivi, in settembre del 1710, Donna Antonia Scuderi e Palma, ereditiera del B.ne Vito e di Don Giuseppe Palma. Ebbe in dote la Baronia di Celso e Salicchio (vedi quadro 1401). Fu Governatore del Monte di Pietà in Palermo nel 1728-33-34, Capitano di Giustiziadella città nel 1741. Con Privilegio, dato a Vienna il 14 febbraio 1733, fu onorato del titolo di P.pe da imporsi sopra terra </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">acquistata o d'acquistare. Esecutoriato a 8 aprile successivo (Conserv. di Reg. Mercedes, n. 493, foglio55 retro). Rifece a sue spese il Convento dei Cappuccini di Salemi. Morì ivi a 16 gennaio 1748 ove è sepolto nella Chiesa del Convento suddetto. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="text-align: left;" dir="ltr"> </p>