Operando sullo studio dalla origine del nome va ricordato come il cognome puó aver subito variazione dialettali,forme contratte, diminutivi, lenizioni, errori dovuti a errata trascrizione. Riteniamo quindi che il nome Mentasti sia verosimilmente originato da Mente sul quale sons state rinvenute le seguenti notizie storiche e araldiche tratte dalle fonti bibliografiche di Creative. In Ravenna chirissima Cittá d'Italia hebbe buonissimo luogho, e fú stimata 400 anni inanzi per nobile questa famiglia. Ella hebbe origine da un certo Giovanni Secretario di Histolfo ultimo Esarco dell'Imperio Greco, il quale fú agnominato D, perché un dente di sopra usciva con estrordinario modo piú degl'altri de sua bocca, e con questo cognome seguírono i suoi posteri. Del tempo che il Ré Martino vuolse far dichiaratione delle Cittá Gerre, e luoghi Demaniali e Baronali, elesse da suo canto il Cardinal Degato Bernardo Caprera Conte di Medica, Ramondo Xamar cavalier Catalano, Dicoló Crisafi Mastro Rationale con i suoi compagni Giacomo d'Hrezzi Cavaliero, e Protonotaro del Regno, e Corrado Castelli Cavaliero. Da parte dell'Universitá del Regno furono Sagl'in ben de Marchese, Giacomo D. Dottori, e Giudici all'hora della Gran Corte, Dovello Pedilepori Cavalier Siragusano, Rainadlo Dandolina Cavalier Netino, Duca Cosmerio gentil'huomo Palermitano, e Dotar Vitale di Filefio d'Agrigento, i queli furono queí, che dichiararono lántedetto. Si presume dunque, che di questo Giacomo fosse figlio Simone D. Barone del feudo de Raneri, il quale sotto el geggimento del Ré Alfonoso visse nobilmente nella sua partia Messina. Il feudo di Raneri fú anticamente di Giovanni de Aragona Duca de Randazzo, il quele lo conccesse a Giacomo de Dabrusso cavaliero nel 1340; costui casó sua figlia Giovanna con il predetto Simone D. e gli diede il predetto feudo, Da costoro ne nacque Giovanni dal quale Ruberto D. suo figlio nel 1442 da chi ne nacque Giovanni Secondo, che gli successe nel 1463, ed a lui parimente su figlio Pietro nel 1475, da poter del quele fú agiudicato da Cecilia moglie di Giliforte d'Orso, ma comparendo giovanni, figlio del predetto Pietro, ottenne cession di lite da Dicoletta d'Orso figlia della predetta Cecilia per gl'atti di Dotar Matteo Corso di Messina nel 1515, ed il feudo insieme, nel quale gli successe suo figlio Giacomo enl 1522, ed al predetto, Duciano nel 1525. Procreó Duciano a Francesco, il quale con Laura Rao sua moglie generó il vivente don Lucio Presidente di Giustizia del Tegno, cavalier virtuosissimo; questi, essendo stato promosso ne carichi di Giudice della Gran Corte fu poscia afflitto in quei di Mastro Rationale, Presidente del Consisttorio, Varon di Piraino, e donna Felice moglie di don Arnaldo Santaco lomba Baron d'Isnello.