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Antonio Banfi

Birthdate:
Birthplace: Vimercate, Province of Monza and Brianza, Lombardy, Italy
Death: July 22, 1957 (70)
Milan, Metropolitan City of Milan, Lombardy, Italy
Immediate Family:

Son of Enrico Banfi and Maria Banfi
Husband of Daria Malaguzzi Valeri Banfi
Father of Rodolfo Banfi

Occupation: stato un filosofo, accademico e politico italiano, Senatore della Repubblica Italiana, Italian Senator for Lombardy 1948–1958
Managed by: Ozren Čulić Viskota Žava
Last Updated:

About Antonio Banfi

Antonio Banfi (Vimercate, 30 settembre 1886 – Milano, 22 luglio 1957) è stato un filosofo, accademico e politico italiano. Fu sostenitore di un razionalismo aperto e antidogmatico in grado di attraversare i vari settori dell'animo umano.

A lui è intitolato il Liceo Scientifico con Sezione Classica Aggregata del suo comune natale, Vimercate.

Riferimenti / References:

Literature:

  • Roselina Salemi: Bibliografia banfiana, Pratiche Editrice, Parma 1982
  • Simona Chiodo & Gabriele Scaramuzza (Hrsg.): Ad Antonio Banfi cinquant'anni dopo, Edizioni Unicopli, Milano 2007, ISBN 978-88-400-1200-1

Weblinks:

Biografia

upload.wikimedia.org/wikipedia/it/7/7f/Antonio_Banfi.jpgAntonio Banfi nacque a Vimercate, in provincia di Milano, in un ambiente familiare formatosi su principi cattolici e liberali della borghesia colta lombarda, nella quale da generazioni combaciavano una moderna e positiva idea del cattolicesimo e un razionale illuminismo tecnico-scientifico. La ricca e vasta biblioteca in possesso della famiglia diventò per il giovane grande stimolo di conoscenza nei suoi studi, quando da Mantova, dove frequentava il Liceo Virgilio, ritornava a Vimercate, dove assieme alla famiglia trascorreva le vacanze estive.

Nel 1904 iniziò a frequentare i corsi universitari alla facoltà di lettere della Regia Accademia scientifico-letteraria di Milano e ottiene, dopo quattro anni, la laurea con lode, discutendo (con il relatore Francesco Novati) una monografia su Francesco da Barberino.

Iniziò ad insegnare all'Istituto Cavalli-Conti di Milano e contemporaneamente proseguì con grande determinazione gli studi di filosofia (con Giuseppe Zuccante per la storia della filosofia e Piero Martinetti per la teoretica); il 29 gennaio 1910 prese la seconda laurea in filosofia, discutendo con Martinetti una tesi intitolata: Saggi critici della filosofia della contingenza, contenente tre monografie sul pensiero di Boutroux, Renouvier e Bergson.

Con la borsa di studio attribuita dall'Istituto Franchetti di Mantova ai laureati meritevoli, Banfi decise di andare in Germania e iscriversi, con il suo amico Confucio Cotti, alla facoltà di filosofia della Friedrich Wilhelms Universität di Berlino, dove stringe amicizia con il socialista Andrea Caffi. Nella primavera del 1911 ritornò in Italia e partecipa a vari concorsi, ottenendo una supplenza di Filosofia prima a Lanciano, in seguito ad Urbino; per molti anni assunse diversi incarichi in varie sedi scolastiche.

Banfi conobbe una ragazza, la contessa Daria Malaguzzi Valeri, con la quale dopo poco tempo, il 4 marzo 1916, si unì in matrimonio civile nel municipio di Bologna. Durante la guerra, già riformato al servizio di leva, si dedicò con senso di servizio e scrupolosa diligenza all'insegnamento e, per la penuria di insegnanti richiamati al fronte, oltre alla sua cattedra fu costretto a ricoprire più di un incarico; solo agli inizi dell'ultimo anno venne aggregato come soldato semplice all'ufficio annonario della Prefettura di Alessandria.

Nei primi anni del dopoguerra Banfi, pur non militando nel movimento socialista, assunse in modo molto deciso posizioni di sinistra e partecipò, come iscritto alla Camera del Lavoro, all'organizzazione della cultura popolare, diventando in poco tempo una delle personalità più in vista del mondo culturale democratico alessandrino; venne nominato anche direttore della biblioteca di Alessandria, da cui fu in seguito allontanato dal nascente squadrismo fascista. Nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti, redatto da Benedetto Croce. Nel 1931 Piero Martinetti, che è stato collocato a riposo d'autorità per aver rifiutato di giurare fedeltà al Fascismo, lo propone come suo successore per l'insegnamento della Storia della Filosofia all'Università degli Studi di Milano[1], dove, a partire dal 1941, fu maestro di Rossana Rossanda[2].

Diresse la rivista Studi filosofici, pubblicata dal 1940 al 1949.

Nel secondo dopoguerra, con le elezioni politiche del 1948, fu eletto per le liste del Partito comunista, nel Senato della Repubblica.[3] Il mandato fu confermato alle successive elezioni del 1953.[4]

Il razionalismo critico

Antonio Banfi può essere considerato il maestro della corrente filosofica che in Italia si è denominata Razionalismo critico e che ha avuto anche derivazioni significative nel campo della pedagogia teoretica con il Problematicismo. In sostanza, usando il concetto kantiano di ragione, Banfi la considera come la facoltà di un discernimento critico, analitico, presupposto trascendentale che sistematizza l'esperienza, i dati empirici, non pervenendo a dogmi o a sistemi di sapere chiusi e assoluti. Il principio razionale permette di cogliere e comprendere la realtà nelle sue complesse determinazioni: senza questo principio, che va assunto appunto come trascendentale, la realtà sarebbe caotica e solo contingente ed esperienziale oppure interpretata secondo la Metafisica o sistemi di pensiero chiusi e non problematici come richiesto dalla scienza e in generale dalla complessa dinamica del mondo umano e naturale. L'apertura della ragione è talmente ampia che anche le filosofie assolutizzanti vengono poste come possibilità di verità, seppur parziali ("è bene tener presente che il pensiero non pensa mai il falso in modo assoluto").[5] La filosofia è lo strumento indispensabile per l'analisi critica del reale, non deve tendere ad un sapere assoluto, ma porsi il tema privilegiato della coscienza, purché questa coscienza sia "coscienza della relatività, della problematicità, della viva dialettica del reale"[6]. Si sfugge al relativismo possibile seguendo le orme di Socrate: l'eticità prevale quando, non potendo esistere se non come tendenza verità assoluta, le verità relative sono assunte come problema, cioè come ricerca interrogante e incessante fondante l'intero processo conoscitivo. Le conclusioni sono, come nell'ambito scientifico (la scienza è lo strumento pragmatico della ragione, la filosofia lo strumento teoretico) non false ma possibili, non solo provvisorie, ma reali. Le categorie che Banfi propone per sintetizzare la sua proposta filosofica, sono quelle di "sistematica" del sapere, fondata su un significato antidogmatico della ragione, una "sistematica" aperta per il rinnovamento critico di tutte le strutture razionali e di un umanesimo nuovo, radicale, che ponga l'uomo al centro dell'indagine razionale e nella sua realtà storico-effettuale, che forma la sua coscienza concreta nel mondo reale: dunque critica alla metafisica ma necessità della filosofia, il sapere costruttivo garanzia di libertà e concretezza. Il confronto che Banfi predilige è con gli indirizzi filosofici della prima metà del Novecento, in particolare la Fenomenologia, il neokantismo di Marburgo, il neopositivismo, l'Esistenzialismo, ma negli ultimi anni orienta sempre più il suo interesse al Marxismo, di cui condivide gli assunti fondamentali leggendoli alla luce del suo razionalismo critico, come si evince dalla raccolta postuma Saggi sul marxismo editi nel 1960.

Archivio

Il fondo Archivio privato familiare Antonio Banfi[7] conservato presso l'Università degli studi dell'Insubria. Centro Internazionale Insubrico Carlo Cattaneo e Giulio Preti[8], riunisce migliaia di lettere, biglietti, cartoline postali, plichi e buste, conservati in 33 raccoglitori a loro volta inseriti in 15 buste, per una consistenza di circa 1,5 mi. Gran parte dell'archivio è costituito dal carteggio tra Antonio Banfi e Daria Malaguzzi Valeri, sposatisi il 4 luglio 1916. Il rapporto epistolare con la moglie, infatti, non si limitò alla sfera affettiva e familiare, ma affronta spesso tematiche filosofiche (ad esempio, la frequentazione di G. Simmel durante il giovanile soggiorno a Berlino, nel 1909-1911, o la ricezione dell'opera e la personale conoscenza di E.Husserl) e di attualità, nella concretezza dei riferimenti a eventi e circostanze del presente e ai rapporti sociali coltivati da Banfi come pensatore, studioso, organizzatore culturale e uomo politico.

Opere

  • La filosofia e la vita spirituale, Milano, Isis, 1922.
  • Principi di una teoria della ragione, Firenze, la Nuova Italia, 1926.
  • Pestalozzi, Firenze, Vallecchi, 1929.
  • Vita di Galileo Galilei, Lanciano, R. Carabba, 1930.
  • Sommario di storia della pedagogia, Milano, A. Mondadori, 1931.
  • I classici della pedagogia: Rousseau, Pestalozzi, Capponi, Gabelli, Gentile, Milano,
  • Studi filosofici : rivista trimestrale di filosofia contemporanea, Milano, 1940-1949

Mondadori, 1932.

  • Saggio sul diritto e sullo Stato, Roma, Rivista internazionale di filosofia del diritto, 1935.
  • Per un razionalismo critico, Como, Marzorati, 1943.
  • Lezioni di estetica raccolte a cura di Maria Antonietta Fraschini e Ida Vergani, Milano, Istit. Edit. Cisalpino, 1945.
  • Vita dell'arte, Milano, Minuziano, 1947.
  • Galileo Galilei, Milano, Ambrosiana, 1949.
  • L'uomo copernicano, Milano, A. Mondadori, 1950.
  • La filosofia del settecento, Milano, La Goliardica, 1953.
  • La filosofia critica di Kant, Milano, La Goliardica, 1955.
  • La filosofia degli ultimi cinquant'anni, Milano, La Goliardica, 1957
  • Saggi sul marxismo, Roma, Editori Riuniti, 1960 (postumo)

Note

Bibliografia

  • AA.VV. Antonio Banfi tre generazioni dopo, Il Saggiatore, Milano 1980.
  • Luciano Eletti, Il problema della persona in Antonio Banfi, La Nuova Italia, Firenze 1985.
  • Fulvio Papi, Il pensiero di Antonio Banfi, Parenti, Firenze 1961.
  • Roselina Salemi, Bibliografia banfiana, Parma, Pratiche, 1982.
  • Livio Sichirollo, Attualità di Banfi, QuattroVenti, Urbino 1986.
  • Francesco Luciani, Incontro con Banfi, Presenze Editrice, Cosenza, 1987.
  • Francesco Luciani, Polemiche della ragione. Gramsci, Banfi, Della Volpe, Arti Grafiche Barbieri, Cosenza, 2002.
  • Paolo Valore, Trascendentale e idea di ragione. Studi sulla fenomenologia banfiana, La Nuova Italia, Firenze 1999.
  • Giovambattista Trebisacce, Antonio Banfi e la pedagogia, Jonia editrice, Cosenza 2005.
  • Giovambattista Trebisacce, La pedagogia tra razionalismo critico e marxismo, Anicia, Roma 2008.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Cronologia

Fonte: Convegno e mostra documentaria Banfi a Milano l’università, l’editoria, il partit, Sistema Bibliotecario di Anteneo, Biblioteca di Filosofia, Universita degli Studi Milano, Dipartimento di Filosofia

  • 30 settembre 1886: Nasce a Vimercate da Enrico Banfi e Maria Frattini.
  • novembre 1904: Iscrizione alla Regia Accademia-scientifico-letteraria di Milano per i corsi della Facoltà di Lettere.
  • 19 dicembre 1908: Laurea in Lettere. Titolo della dissertazione: Francesco Da Barberino. Saggio Critico; Relatore Prof. Francesco Novati; Voti 110/110 e lode.
  • 29 gennaio 1910: Laurea in Filosofia. Titolo della dissertazione: Saggi critici della filosofia della contingenza; Relatore Piero Martinetti; Voti 110/110. Nell'esame di laurea in Filosofia discute anche le seguenti tesine: 1) Alcune idee sul valore speculativo del “non essere” e del “non fare” nella filosofia di Lao-Tse; 2) Alcuni accenni e documenti in Omero riguardanti lo svolgimento della concezione divina (un tipo caratteristico: Zeus); 3) Notarella oraziana: Teucro o Teucri al verso 27° della VII ode del libro I?
  • 28 aprile 1910 - primavera 1911: Soggiorno a Berlino. Alla Friedrich Wilhelms Universität frequenta i corsi di A. Riehl, A. Lasson, G. Simmel, A. Harnack, O. Spranger, M. Dessoir, H. Münsterberg, U. Wilamowitz-Moellendorf. Incontro con Andrea Caffi.
  • 1 novembre 1911 - 1 ottobre 1913: Insegnamento nei Licei di Lanciano, Urbino, Jesi (15 novembre 1912: decreto di nomina a Professore Ordinario di filosofia, storia ed economia politica nei Regi Licei).
  • 1913-1926: Insegnamento presso il Liceo “Giovanni Plana” di Alessandria (1921-1923: Direzione Biblioteca e Museo di Alessandria).
  • 4 marzo 1916: Matrimonio civile con Daria Malaguzzi Valeri (nata il 28 novembre 1883) a Bologna.
  • 1918: Servizio militare (presso l’Ufficio annonario di Alessandria).
  • 15 novembre 1919: Nascita del figlio Rodolfo.
  • 9 dicembre 1924: Abilitazione alla Libera docenza presso l’Università e gli Istituti superiori (da 1923-24 a 1929-30 Corsi liberi di filosofia presso la Regia Università di Milano).
  • maggio 1925: Adesione al Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce.
  • 16 settembre 1926 - dicembre 1930: Trasferimento dal Ginnasio Superiore di Alessandria al Regio Liceo Parini di Milano come Professore ordinario di filosofia, storia ed economia politica.
  • 1 gennaio 1930 - 15 novembre 1931: Incaricato dell’insegnamento di filosofia e storia della filosofia presso il Regio Istituto Superiore di Magistero di Firenze.
  • 16 novembre 1931 - 1 novembre 1932: Professore straordinario di Storia della filosofia nella Regia Università di Genova.
  • 1 novembre 1932 - 15 novembre 1934: Professore straordinario di Storia della filosofia nella Regia Università di Milano (per chiamata) con l’incarico di Estetica.
  • 7 luglio 1931: Conferma definitiva della abilitazione alla libera docenza.
  • 25 novembre: Giuramento di fedeltà al regime fascista.
  • 9 aprile 1933: Iscrizione al Partito Nazionale Fascista.
  • febbraio 1935: Nomina a professore ordinario di Storia della filosofia presso la Regia Università di Milano con l’incarico di Estetica
  • 1940: Fonda la rivista Studi Filosofici.
  • 1944: Dopo essere entrato in contatto con il Partito Comunista Italiano clandestino fonda con Eugenio Curiel il Fronte della gioventù per l'indipendenza nazionale e per la libertà.
  • 1946: Fondazione della Casa della Cultura.
  • 8 maggio 1948: Eletto Senatore della Repubblica Italiana, gruppo Comunista. Rimane in carica per due legislature fino alla morte.
  • 22 luglio 1957: Muore a Milano.

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Fonte:

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Antonio Banfi's Timeline

1886
September 30, 1886
Vimercate, Province of Monza and Brianza, Lombardy, Italy
1919
November 14, 1919
Alessandria, Province of Alessandria, Piedmont, Italy
1957
July 22, 1957
Age 70
Milan, Metropolitan City of Milan, Lombardy, Italy