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Bettino Craxi

Birthdate:
Birthplace: Milan, Metropolitan City of Milan, Lombardy, Italy
Death: January 19, 2000 (65)
Immediate Family:

Son of Vittorio Craxi and Maria Craxi
Husband of Anna Maria Craxi
Father of Private and Private
Brother of Antonio Craxi and Private

Managed by: Tommaso Valarani
Last Updated:
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Immediate Family

About Bettino Craxi

https://en.wikipedia.org/wiki/Bettino_Craxi

Bettino Craxi, all'anagrafe Benedetto Craxi (Milano, 24 febbraio 1934 – Hammamet, 19 gennaio 2000), è stato un politico italiano, Presidente del Consiglio dei ministri dal 4 agosto 1983 al 17 aprile 1987 e Segretario del Partito Socialista Italiano dal 16 luglio 1976 all'11 febbraio 1993.

Craxi è stato uno degli uomini politici più rilevanti della Repubblica italiana[2] e fu il primo socialista ad aver rivestito l'incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri.

Craxi aveva una forte sintonia con leader della sinistra europea come Felipe González e Mário Soares, e si impegnò fortemente per l'allargamento dell'Ue e l'affermazione del ruolo del "socialismo mediterraneo"[3][4][5].

Coinvolto in seguito nelle inchieste di Mani pulite condotte dai giudici di Milano, subì due condanne definitive per corruzione e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano, e morì mentre erano in corso altri quattro processi contro di lui.[6]

Egli respinse fino all'ultimo l'accusa di corruzione, mentre ammise di essere a conoscenza del fatto che il PSI aveva accettato finanziamenti illeciti, lamentando che "per decenni" tutti i partiti si erano finanziati illegalmente senza mai essere "oggetto di denunce", con atteggiamenti di "complicità"[7].

Il governo e il partito di Craxi vennero sostenuti anche da Silvio Berlusconi, con il quale il leader socialista aveva instaurato un rapporto personale[8]. Ancor oggi, a diversi anni dalla morte, la sua memoria suscita sentimenti controversi. Quelli di apprezzamento, si rivolgono a lui come precursore della modernizzazione del Paese e della politica italiana[9]. Quelli di totale esecrazione, sono cagionati dalle condanne riportate a seguito delle dette indagini di Tangentopoli e della sua decisione di abbandonare l'Italia.

Essendosi rifugiato ad Hammamet in Tunisia, dove morì mentre erano ancora in svolgimento i procedimenti giudiziari nei suoi confronti, per i suoi detrattori egli morì da criminale latitante[10][11][12]; per i suoi estimatori egli fu vittima di una giustizia politicizzata, supportata dalla stampa e dai cosiddetti "poteri forti", che lo costrinsero all'esilio[13][14] in Tunisia.

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Bettino Craxi's Timeline

1934
February 24, 1934
Milan, Metropolitan City of Milan, Lombardy, Italy
2000
January 19, 2000
Age 65