Nicolò Sanseverino, I principe di Paceco

Marchese di San Lorenzo, Signore della Salina della Grazia, Signore della Tonnara di Palazzo, Signore della Tonnara di San Giuliano e Patrizio Napoletano, Maresciallo del Regno di Sicilia.

Nel 1742 ricorse al Sacro Regio Consiglio di Napoli denunciando il «falso» testamento paterno del 1726, la «lesiva» convenzione stipulata nel 1728 dai propri curatori e dal secondogenito Carlo con il primogenito Luigi, nonché i notevoli arretrati accumulati nel pagamento del vitalizio di 1.200 ducati annui che gli è stato assegnato da quello stesso accordo. Per contro, egli richiede – ma il supremo tribunale del Regno riterrà di non accogliere questa istanza - che il principe Luigi venga obbligato «ad assignarli l’intiera porzione de’ burgensatici rimasti nell’eredità di detto commune padre [Giuseppe Leopoldo Sanseverino], e de’feudi nuovi per esso acquistati, e quest’oltre la vita milizia a lei dovuta su li feudi antichi, e fratanto alla corrisponsione di detti annui ducati 1.200, ed alpagamento delle quantità attrassate».

GEDCOM Note

<p style="text-align: left;" dir="ltr">Principe di Paceco</p> <p> </p> <p style="text-align: justify;" align="left"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">8. — Nicolò Sanseverino Fardella, s'investì, a 16 Marzo 1754, per assegnazione , cessione e donazione fattagli da Luigi suddetto , suo fratello, agli atti di Notar Tommaso Passato di Napoli il 14 Ottobre 1752, transuntata a Trapani agli atti di Notar Domenico Sura il 29 Ottobre 1752 (Conserv., libro Inv. 1754-61, f. D. Sposò Marianna Gaetani dei Duchi di Laureuzana di Napoli. Fu Capitano della Guardia degli Alabardieri in Palermo nel 1786, Maresciallo di Campo nel 1787, Gentiluomo di Camera, Cav. di San Gennaio, Comandante Generale del liegno. Morì in Palermo il 8 Giugno 1793. E ivi sepolto ai Cappuccini. </p>