Philibert de Chalon, prince d'Orange

Prince of Orange (15 Apr 1502 - 3 Aug 1530); Viceroy of Naples (1528 - 3 Aug 1530); Prince of Melfi; Duke of Gravina; Count of Tonnerre, Charny, Penthièvre; Viscount of Besançon; Lord of Arlay, Nozeroy, Rougemont, Orgelet and Montfaucon, Lieutenant-General in the Imperial army.

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Philibert de Châlon (18 March 1502 – 3 August 1530) was the last prince of Orange from the house of Chalon.

Born at Nozeroy to John IV of Chalon-Arlay, Philibert served Emperor Charles V as commander in Italy, fighting in the War of the League of Cognac. He took part in the Sack of Rome (1527) and was killed during the final stages of the siege of Florence (1530). An interesting exchange of letters during the siege between him and Charles still survives.

He was succeeded as prince of Orange by his sister's son, Renatus of Nassau-Breda.

Confiscato a Giovanni Caracciolo, il feudo di Ascoli fu destinato nel 1530 da Carlo V a Filippo o Filiberto Chalons principe d’Oranges, per aver combattuto le guerre in Italia negli anni compresi tra il 1526 ed il 1530. Con Ascoli ebbe anche il possesso sui feudi di Melfi, Candela, Forenza, Lagopesole, Atella, Rapolla, Ripacandida, Abriola e Sanfele, come pure ebbe Gravina, Matera, Campagna, Terlizzi, Monteverde, Canosa, Vaglio, Guaragnone, Venafro. Fu un grande militare e fu viceré di Napoli dal 1528 al 3 agosto 1530, trovandosi a Napoli alla morte del viceré Ugo di Moncada, deceduto in combattimento nel golfo di Salerno nel 1528, il principe di Orange fu nominato da Carlo V nuovo viceré, vista l'urgenza della situazione. Sbaragliò le truppe francesi grazie anche alla peste che si sviluppò in quel periodo e al passaggio di Andrea Doria nel campo anti-francese; ciò condusse al riconoscimento della legittimità delle pretese di Carlo V su Napoli, dopo la Pace di Cambrai, anche grazie alla formale investitura di Papa Clemente VII. Nel 1529 fu inviato a Firenze per restaurare il dominio dei Medici e durante la sua assenza il governo vicereale fu affidato a Pompeo Colonna che esercitò il suo potere tra il 1530 e il 1532. Deceduto Chalons senza discendenza, Ascoli ritornò alla Regia Corte e per volere di Carlo V fu ceduta al condottiero spagnolo Antonio de Leyva in cambio dei servigi resi, il 18 giugno 1532.