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About Conte Antonio Paternò, VI barone dei Manganelli
Senatore di Catania. Capitano di giustizia di Catania.
GEDCOM Note
<p style="text-align: left;" dir="ltr"> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Barone di Manganelli</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">3. — Antonio Patrizio e Sigona, figlio secondogenito di Alvaro, stantechè il primogonito chiamato Francescotrova vasi chierico, s'investi del feudo di Manganelli, a 29 ottobre 1667, per la rinunzia e rifiuta fattagli da Fra Lorenzo Paternò, Cav. Gerosolomitano, suo zio, a cui il feudo spettava per la morte senza figli di Giovanni Paternò, per atto di rifiuta in Notar Giuseppe de Maura di Catania, il 19 aprile 1607 (Cons., 1666-1671, f. 12). </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">5. — Antonio Paternò e Sigona s'investì, a 29 luglio 1694, per la morte di Alvaro Paternò e Bonajuto, senza figli discendenti, suo nipote (ex fratre) figlio del suddetto Francesco Paternò e Sigona, fratello di detto Antonio (Cons., 1690-1794, f. 244 retro). Sposò Dna Nansica Scammacca e Parisi di Diego ed Eleonora Parisi, Nobili di Lentini (Dotali in Notar Principio Pappalardo di Catania, il 4 maggio 1679). Questa dama morì in Catania nel 1701; il testamento di lei fupubblicato da Notar Domenico Zappala di Catania, il 3 marzo 1701 Antonio sposò in seconde nozze Angelica Asmundo (Dotali in Notar Natale Ventimiglia di Catania, il 9 febbraio 1702). Il testamento di lui è in Notar Zappala suddetto in data 30 marzo 1708. </p> <p style="text-align: left;" dir="ltr"> </p>