Immediate Family
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About Dipold von Schweinspünt, count of Acerra
Genealogical homonym whit Diepold VII, markgraf von Vohburg clarified by E. Winkelmann in 1876.*
-https://en.wikipedia.org/wiki/Dipold,_Count_of_Acerra /!\ ENG parents /!\ (ITA-DE ok)
Dipold[a] (died after 1221),[1] known in German as Diepold (or Dietpold) von Schweinspünt,[b] was a German ministerialis who was raised to the Duchy of Spoleto in 1209. Of Bavarian origin, he was a reputed younger son of Berthold II of Vohburg[2] and Adelaide of Ballenstedt. He was originally a vassal of the count of Lechsgemünd. His career in the Mezzogiorno was marked by continual raids and sieges, battles, and sacks recounted in exhaustive detail by Richard of San Germano, a monk of the abbey whose lands were especially hard hit......
2.^ According to the Dizionario, he was not the margrave of Vohburg as sometimes claimed. He was confounded with Diepold VII of Vohburg by T. Toeche, an error already clarified by E. Winkelmann in 1876.
-http://www.treccani.it/enciclopedia/dipoldo-di-schweinspeunt_(Dizio... ...Nacque intorno al 1160-65 da una famiglia tedesca di ministeriales, dipendenti dai conti di Lechsgemúnd (Donauwörth), di cui è documentata l'esistenza fin dalla metà del XII secolo; essa si estinse nel Quattrocento nel luogo d'origine, da cui traeva il nome: la tenuta di Schweinspeunt, sita in Baviera, presso Morchsheim (distretto di Donauwörth). La denominazione D. da Vohburg, introdotta da T. Toeche e ripetuta fino ai nostri giorni, è invece erronea e deriva da uno scambio di persona, come ha dimostrato già nel 1876 E. Winkelmann...
- Una figlia di D. sposò nel 1199 il conte Roberto di Caserta (morto nel 1212) e può percio essere identificata con la contessa Adelagisia, di cui non abbiamo altre testimonianze prima del 1210.
- Fu madre del conte Tommaso, cacciato nel 1223.
- Un'altra figlia di D., di cui non conosciamo il nome, andò sposa al conte Giacomo d'Avellino, appartenente anch'egli a un ramo del casato Sanseverino.
- Si ha notizia di un unico figlio maschio, Corrado, di cui sappiamo che nell'agosto del 1210 si trovava sul Monte Amiata, presso l'accampamento imperiale di Ottone IV, probabilmente come pegno di fedeltà da parte del padre. Fu certamente Corrado ad accompagnare D. nel 1206 a Palermo, dove venne imprigionato con lui. Nel 1209 sposò Stefania, figlia del conte di Celano, con cui D. aveva stretto l'alleanza che li avrebbe portati ad offrire all'imperatore guelfo la corona di Sicilia.
Due fratelli di D., Oddone e Sigfrido, ebbero parte diretta nei conflitti in Terra di Lavoro. Il primo assediò nel 1197 Roccasecca, dove si trovavano due membri della casa d'Aquino ribellatisi a Enrico VI, ma interruppe l'assedio quando giunse la notizia della rivolta nobiliare siciliana contro l'imperatore. Di lui si ha soltanto un'altra notizia: nel 1199 fu scomunicato, come seguace di Marquardo.
Sigfrido nel 1199 divenne genero del conte Riccardo di Fondi che, alleandosi a D., si riprometteva maggior sicurezza per i propri domini feudali. Nell'ottobre del 1201, durante la battaglia di Canne, Sigfrido fu catturato da Gualtieri di Brienne.
Anche Eberardo de Suispont, che negli anni 1229-30 ebbe in feudo San Mango sul Calore (provincia di Avellino), appartenne quasi certamente alla famiglia di Dipoldo. Dando in sposa sua figlia Contessa a Giovanni Saraceno feudatario di Torella de' Lombardil anch'egli s'imparentò con un'antica famiglia baronale dell'epoca normanna.