Orazia Zezima

Sei in: Archivio > la Repubblica.it > 1997 > 08 > 08 > STRAGE SULL' AUTOSTRADA D... STRAGE SULL' AUTOSTRADA DELLE VACANZE NAPOLI - "Bye, papà...". Tra le lamiere accartocciate, prima di morire sotto il sole della Roma-Napoli, Antonio Zezima, cinquant' anni, originario di Frosinone ma residente nel Connecticut, Usa, ha stretto la mano all' anziano padre e si è preso il tempo di salutarlo. E' finita così la loro "felice rimpatriata" in Italia. Tutti gli altri, probabilmente, non hanno neanche avuto il tempo di capire. Un tamponamento inspiegabile. Ancora una strage, sull' autostrada dell' esodo. Sei morti e sei feriti. L' incidente è avvenuto ieri mattina, poco prima delle 8, sulla linea di confine tra Lazio e Campania, quasi a metà tra i caselli di San Vittore e Caianello. Due elicotteri - della polizia e del centro emergenza sanitaria di Napoli - fatti atterrare sulla A1, hanno raccolto i feriti. Un soccorso dal cielo: via terra era impossibile. Immediato trasporto all' ospedale Cardarelli, a 120 chilometri ma dotato di eliporto. Traffico in tilt per ore. La carreggiata sud, sulla quale si sono urtati una "Fiat Croma", con una famiglia milanese che correva verso Catanzaro, ed il pullmino "Fiat Ulisse", sul quale viaggiavano tre generazioni di emigranti, non è stata chiusa, ma alle 11 la coda era ancora di 10 chilometri. Nessuna certezza sulla dinamica. Sembra che la "Croma", che andava a velocità sostenuta, abbia colpito più volte il pullmino con gli otto italoamericani facendolo cappottare. L' auto è diventata un ammasso di rottami: della famiglia milanese - Francesca Damiani, 36 anni, alla guida; suo marito, Angelo Spanò ed i figli Ilaria ed Alessandro, di 9 e 16 anni - si è salvato solo Alessandro. A tarda sera, terminato il trasferimento dei malati più gravi al Cardarelli di Napoli, si dispera l' anziano Luigi Zezima, con il setto nasale fratturato. "Dove sono tutti gli altri? Ditemi come stanno...". Il settantenne pensionato, nato a Settefrati, a pochi chilometri da Frosinone, emigrato negli States giovanissimo, non sa ancora di aver perso nell' incidente sua moglie Orazia Tamburro, di 65 anni, suo figlio Antonio, la nuora Pompea Frattaroli, entrambi cinquantenni. Sono rimasti feriti i figli di questi ultimi, Maria, ventenne, in gravi condizioni, e Luigi, di 13 anni. Ricoverati anche il fratello di Pompea, Riccardo, l' unico italiano del gruppo, e Orazio Tamburro, fratello di Orazia, atterrato in Italia con tutti gli altri il 12 luglio scorso. Sarebbero ripartiti tra una settimana, dopo un mese esatto di vacanze sul Tirreno. "Ricordo solo una grande botta, un altro urto laterale - piange Zezima - e l' immagine di mio figlio che mi stringe la mano e mi dice bye papà...". A Settefrati, il sindaco Roberto Malizia ha già annunciato il lutto cittadino. "Conoscevo queste famiglie. E' una grave perdita per il nostro paese dove l' emigrazione è stata fortissima nel dopoguerra".

Conchita Sannino 08 agosto 1997 sez. TOPIC CORRELATI PERSONE angelo spanò (1) antonio zezima (1) francesca damiani (1) orazia tamburro (1) orazio tamburro (1) pompea frattaroli (1) altri (1) ENTI E SOCIETÀ LUOGHI caianello (1) connecticut (1) frosinone (1) italia (1) napoli (1) usa (1)