Vittorio Sella

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Vittorio Sella

Birthdate:
Birthplace: Biella, Piedmont, Italy
Death: August 12, 1943 (83)
Biella, Piedmont, Italy
Immediate Family:

Son of Giuseppe Venanzio Sella and Clementina Mosca Riatel
Husband of Linda Mosca Riatel
Father of Private; Giuseppe Sella; ??? Sella and ??? Sella
Brother of Carlo Sella; Gaudenzio Sella; Erminio Sella; Giuseppina Sella and Maurizio Sella

Managed by: Ottavia Massi
Last Updated:

About Vittorio Sella

Vittorio Sella (Biella, 20 agosto 1859 – Biella, 12 agosto 1943) è stato un alpinista e fotografo italiano.

Le sue foto di montagna sono ancora considerate tra le più belle mai fatte.

Nato a Biella nel 1859 dall'industriale Giuseppe Venanzio Sella e da Clementina Mosca Riatel, ereditò la passione della montagna dallo zio Quintino Sella, fondatore del Club Alpino Italiano. Portò a termine numerose ascensioni notevoli nelle Alpi, tra cui le prime invernali del Cervino e del Monte Rosa,e la prima traversata invernale del Monte Bianco.Partecipò a diverse spedizioni all'estero, tra cui: tre spedizioni sul Caucaso, dove c'è ancora oggi un picco che porta il suo nome,la spedizione al monte Sant'Elias in Alaska del 1897, la spedizione al monte Ruwenzori in Uganda del 1906, e la spedizione al K2 del 1909. In queste ultime tre spedizioni fu compagno di Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, Duca degli Abruzzi.

Sella proseguì l'attività alpinistica fino in tarda età. Compì il suo ultimo tentativo al Cervino all'età di 76 anni: in quest'occasione dovette ritirarsi in seguito ad un incidente occorso ad una delle sue guide.

Sella morì nella sua Biella nel 1943. La sua collezione fotografica è oggi gestita dalla Fondazione Sella.

L'alta qualità delle foto di Vittorio Sella è in parte dovuta al suo utilizzo di lastre fotografiche da 30x40 cm, nonostante le difficoltà che comportava il trasporto del relativo equipaggiamento, pesante e fragile, in luoghi remoti. Per poter trasportare le lastre in sicurezza, dovette sviluppare dell'equipaggiamento apposito, compresi delle sacche da sella e degli zaini modificati. Le sue fotografie ebbero ampia diffusione, sia sulla stampa che in mostre, e ricevettero molti plausi; Ansel Adams, che ne vide 31 in un'esposizione che Sella aveva fatto al Sierra Club americano, disse che ispiravano "un senso di meraviglia di tipo religioso". Molte delle sue fotografie ritraevano montagne di cui non esistevano precedenti rappresentazioni, ed hanno quindi sia valore artistico che valore storico; ad esempio, sono state utilizzate per misurare la ritirata dei ghiacciai del Ruwenzori.

Gli è stato dedicato il rifugio Vittorio Sella, posto nel Parco Nazionale del Gran Paradiso

Vittorio Sella was born in 1859 in Biella, about 50 miles north-east of Turin in the foothills of the Italian Alps, not far from the peaks of Mont Blanc and Monte Rosa. His father had written the first Italian language treatise on photography in 1856 and his uncle Quintino Sella, a distinguished statesman and keen Alpinist, founded the Italian Alpine Club in 1863.

Having undertaken such feats in the Alps as the first winter ascent of the Matterhorn in 1882 and the first winter traverse of Mont Blanc in 1888, Vittorio set out on the mountaineering and photographic adventures that were to consume him for many years.

His travels took him on expeditions to the Caucasus on three occasions, to the Saint Elias range in Alaska, to Sikkim, Nepal, the Karakoram and Western Himalayas, to the Ruwenzori in Uganda and to Morocco, accompanying illustrious explorers such as Douglas W. Freshfield and the Duke of the Abruzzi, as well as organising trips of his own.

In 1935, at the age of 76, he made his final attempt to climb the Matterhorn, which was abandoned only because of injury to one of his guides.

Like Ruskin, who claimed to have taken the first ever photograph of the Matterhorn, Sella combined an aesthetic appreciation of the grandeur of mountains inherited from the Romantics with the technological developments of the nineteenth century. Ansel Adams felt that, ‘The vastness of the subjects and the purity of Sella’s interpretations move the spectator to a definitely religious awe.’

Frozen in Time consists of over fifty extraordinary vintage photographs and multi-plate panoramas from the Fondazione Sella in Biella. Together they demonstrate not only Sella’s skills as a mountaineer but also his ability to give a real sense of the immensity and beauty of his subjects.

Frozen in Time: The Mountain Photography of Vittorio Sella runs from 25 June to 14 September 2008

Estorick Collection of Modern Italian Art is a Registered Charity no.1046374

© Copyright Estorick Collection of Modern Italian Art

Vittorio Sella (1859-1943) è nato a Biella nel 1859, figlio di Giuseppe Venanzio Sella e Clementina Mosca Riatel. Dopo la morte del padre, il giovane Sella prosegue gli esperimenti nel campo della fotografia iniziati dal padre e mescola il suo interessa per la fotografia all’amore per le montagne, trasmessagli dallo zio Quintino sella, Primo Ministro del giovane Stato Italiano e fondatore del CAI (Club Alpino Italiano).

Nel 1889, 1890, e 1896 organizza spedizioni nel Caucaso centrale e la documentazione fotografica finale gli varrà l’onoreficienza della Croce di Sant’Anna e il premio “Murchison” della Royal Geographical Society di Londra.

Nel 1897 accompagna il Duca degli Abruzzi in Alaska, nel 1906 in Uganda (Monte Rwenzori), nel 1909 in Pakistan (Karakorum).

Sella è stato il primo a documentare il paesaggio, la flora e i popoli del Rwenzori e al suo lavoro si fa tutt’oggi riferimento per chiarezza e bellezza artistica. Le foto di Sella sono spesso esposte in Italia e all’estero e lo stesso Sella ha ricevuto innumerevoli premi e riconoscimenti.

La Fondazione Sella

I negativi e le fotografie di Vittorio Sella costituiscono il cuore della Fondazione Sella, dedicata alla tutela e alla diffusione di questo unico patrimonio. La Fondazione Sella si trova a Biella, la città natale di Vittorio Sella. LA Fondazione rappresenta un punto di riferimento e un’inesauribile fonte di materiale per scrittori, fotografi, ricercatori e appasionati di montagna e occupa gli splendidi locali della fabbrica dedicata alla lavorazione della lana appartenuta alla famiglia. La Fondazione Sella è diretta da Lodovico Sella, un discendente di Vittorio.

Contatti:

Fondazione Sella, Via Corradino Sella 10, 13900 Biella Italy,

Tel. +39 015 2522445, E-mail: foundation@sella.it, fondazionesella@fondazionesella.org

All images © Fondazione Sella 2008

In collaborazione con

Fondazione Sella

La mostra presenta cinquantasei fotografie stampate da Vittorio Sella (1859 - 1943) con diverse tecniche e in differenti formati, dalle stereo 13x18 sino al classico 30x40, più alcune straordinarie vedute panoramiche composte da 4 o 5 immagini affiancate, realizzate dal fotografo biellese nel corso della spedizione in Sikkim, regione indiana confinante con il Nepal. L'ampia selezione di immagini, in gran parte inedite al pubblico, dà conto in maniera esaustiva di quelli che furono i momenti salienti della lunga e meticolosa ricognizione attorno al gruppo del Kangchenjunga - terza montagna per altezza dell'Himalaya - promossa e organizzata dall'alpinista e scrittore britannico Douglas W. Freshfield in collaborazione con Vittorio Sella.

I componenti della spedizione giunsero a Darjiling in Sikkim ai primi di settembre del 1899 e, attraverso la foresta tropicale, si diressero alla capitale Gangtok, dalla quale raggiunsero il ghiacciaio Zemu, dove posero un primo campo di alta quota. Il sopraggiungere di forti e inattese nevicate, che tolsero ai partecipanti alla spedizione ogni possibilità di effettuare salite alpinistiche di rilievo, diede per contro a Sella la possibilità di riprendere alcune memorabili immagini del Siniolchum 6887m e del Kangchenjunga 8597 m. La spedizione proseguì poi nella valle Lunga, dove ammirò e studiò il versante nord del gruppo del Kangchenjunga e da cui, attraverso il Jonsong-La, colle di oltre 6300 m, passò dal Sikkim al Nepal. Terminato il periplo del Kangchenjunga scendendone il ghiacciaio sino alla valle di Kangbachen, il gruppo ritornò in Sikkim attraverso il colle Tang-La, rientrando infine a Darjiling dopo quasi due mesi di viaggio.

Il viaggio in Sikkim nel corso del quale Sella realizzò 350 immagini su lastre di vetro può essere considerato uno dei momenti culminanti nella sua visione fotografica. Dopo aver documentato per un decennio le Alpi, e dopo le tre spedizioni effettuate nel Caucaso (1889, 1890 e 1896) e quella in Alaska (1897), Sella ha ormai conquistato una padronanza del mezzo fotografico che gli permette di andare ben oltre la pura documentazione dei luoghi e delle genti. L'incontro con la foresta tropicale e con le montagne battute dai monsoni gli consente una eccezionale sintesi interpretativa che spazia dalle atmosfere nebbiose allo sfolgorio della luce sopra il limite delle nevi. L'accurata narrazione degli eventi lo porta inoltre ad una interpretazione personale degli stessi che evidenzia come sia ormai compiuta la maturazione dell'alpinista nel fotografo capace di vedere e tradurre in immagini la propria esperienza.

VITTORIO SELLA

Vittorio Sella nasce a Biella nella casa paterna all'interno del Lanificio Maurizio Sella il 20 agosto 1859 da Giuseppe Venanzio Sella e Clementina Mosca Riatel. Il padre, industriale laniero e scienziato, aveva pubblicato nel 1856 il "Plico del Fotografo", il primo trattato teorico-pratico di fotografia in Italia. Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1876, il giovane Vittorio riprende il materiale fotografico da lui lasciato e si dedica con passione ad esperimenti chimici e fotografici. L'interesse per la fotografia si fonde con la passione per la montagna, trasmessa dallo zio, lo statista Quintino Sella, fondatore nel 1863 del Club Alpino Italiano.

Al termine del periodo scolastico e del servizio militare Vittorio Sella lavora nel lanificio di famiglia, di cui dirigerà per una decina d'anni la tintoria. Nel medesimo tempo affianca alla pratica dell'alpinismo la sua attività di fotografo di alta montagna. Nel 1879 esordisce con un panorama delle Alpi della vetta del Monte Mars. Dal 1880 al 1893 documenta entrambi i versanti delle Alpi con l'apparecchio di grande formato 30x40 e compie imprese alpinistiche di rilievo, come la prima traversata invernale del Cervino nel 1882. Nello stesso anno sposa la cugina Linda Mosca Riatel, da cui avrà quattro figli.

Nel 1889, 1890 e 1896 intraprende tre spedizioni nel Caucaso Centrale. La documentazione riportata e i risultati scientifici ottenuti gli valgono la Croce di Cavaliere dell'ordine di Sant'Anna conferitogli dallo zar Nicola II e il premio Murchison della Royal Geographical Society di Londra. Nel 1899 compie con l'alpinista inglese Douglas W. Freshfield ed il fratello Erminio un viaggio di esplorazione intorno al massiccio del Kanchenjunga in Sikkim. Accompagna Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi nelle spedizioni in Alaska (1897), Ruwenzori (1906) e Karakorum (1909).

Sella presenta le sue immagini in esposizioni nazionali e internazionali, fra cui quelle annuali dell'Alpine Club di Londra. Riceve premi e riconoscimenti, mentre le sue fotografie fanno il giro del mondo. Vengono richieste per la preparazione di itinerari e percorsi, per la compilazione di carte geografiche, per illustrare libri e riviste, diventando punto di riferimento per fotografi di paesaggio, in particolare di montagna, per alpinisti, per viaggiatori e geografi, con cui Sella intrattiene una assidua corrispondenza.

Dai primi anni del Novecento si dedica all'impresa vinicola da lui fondata in Sardegna con alcuni congiunti, senza peraltro tralasciare la cura del materiale fotografico nel suo laboratorio a San Gerolamo. Non abbandona del tutto l'alpinismo, tanto che a settantasei anni tenta ancora una scalata del Cervino pur non riuscendo a raggiungere la vetta a causa di un incidente ad una guida che lo accompagnava.

Muore nella sua casa a San Gerolamo, a Biella, nel 1943

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Vittorio Sella's Timeline

1859
August 28, 1859
Biella, Piedmont, Italy
1943
August 12, 1943
Age 83
Biella, Piedmont, Italy
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