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Zaccaria Pisa

Birthdate:
Birthplace: Ferrara, Province of Ferrara, Emilia-Romagna, Italy
Death: 1833 (44-45)
Ferrara, Province of Ferrara, Emilia-Romagna, Italy
Immediate Family:

Son of Elia Pisa and Giuditta Lampronti Pisa
Husband of Venturina Finzi Pisa
Father of Leopoldo Pisa; Giuseppe Pisa; Moise Elia Pisa; Luigi Israele Pisa and Costanza Pisa Sullam
Brother of Moise Aron Pisa

Managed by: Andrea Cassigoli
Last Updated:

About Zaccaria Pisa

Notizie inserite da Andrea Cassigoli:

Elia Pisa (Ferrara 1735-ivi 1809), di Abramo e Bona di Zaccaria Pisa di Voghiera, residente a Ferrara, è più attivo nel Ducato di Modena; ebreo a Ferrara (dove è membro della confraternita Ghemilut ha chasadim - opere di misericordia - occupandosi delle sepolture), a Modena tale qualifica non viene presa in esame nei rapporti con la Corte Estense e nelle lettere patenti con le quali il Duca lo gratifica. Nell'Ottocento, anche come esito dell'esperienza del cosiddetto periodo francese, si torna a pensare di poter integrare i membri delle piccole Comunità ebraiche, almeno nel Nord Italia; le linee principali della famiglia Pisa sono quelle dei ferraresi fratelli Zaccaria (Ferrara 1788-ivi 1833) e Moisè Aron (Ferrara 1781-ivi 1848), commercianti-banchieri locali e possidenti in provincia di Rovigo, figli di Elia e Giuditta di Servadio Lampronti; da cui si diramano significativi esponenti tra Milano (1852), Firenze (1865) e Roma (1870).

Figlio di Zaccaria e Venturina Finzi, trasferitosi a Milano nel 1852 e acquisita la cittadinanza a fronte dello status di possidente in area di Rovigo (Lombardo-Veneto), è il noto banchiere privato Luigi Israele Pisa (Ferrara 1813-Milano 1895); egli è significativamente attivo, con la casa Zaccaria Pisa (anche Z. Pisa, fondata a Ferrara nel 1831), sia in operazioni di sconto di effetti commerciali, anticipazioni, mutui immobiliari, sia nella sottoscrizione e collocamento dei titoli del debito pubblico del Regno - dal 1863 in avanti e significativamente fino al 1913 - e di titoli di grandi imprese.

La casa bancaria Zaccaria Pisa, di cui sono contitolari anche Leopoldo Leone (Ferrara 1814-Milano 1872) e Giuseppe (Ferrara 1827-Milano 1904), è tra i primi operatori (broker) alla nascente Borsa di Milano; sin dall'inizio partecipa alla sottoscrizione e collocamento al pubblico delle azioni e obbligazioni della Società italiana per le strade ferrate meridionali (D. Novacco 1964) portando per molti decenni in assemblea circa un 2-3 % del capitale sociale di questa grande impresa italiana, promossa da Pietro Bastogi nel 1862; Luigi Pisa è inoltre amico e sostenitore di Edoardo Sonzogno, editore del quotidiano milanese Il Secolo. Luigi Pisa è a lungo tra i membri del Consiglio di Reggenza della sede di Milano della Banca Nazionale nel Regno d'Italia, del Consiglio di amministrazione della Strade ferrate meridionali e oltre ad operare come broker in Borsa, sostiene e segue direttamente lo sviluppo di significative imprese industriali milanesi, tra cui, dagli inizi, l'azienda cotoniera fondata da Ernesto De Angeli e la Società di Macinazione - Molini Certosa fondata con Achille Levi, coinvogliando capitali "di rischio" attraverso il collocamento al pubblico dei loro titoli azionari e obbligazionari. Sviluppando la consistenza del proprio capitale,la Zaccaria Pisa amplia anche le proprie possessioni fondiarie a carattere agricolo e successivamente le proprietà immobiliari, tra cui gli uffici siti vicino a piazza della Scala (via S. Giuseppe 4, ridenominata dal 1901 via G. Verdi). Come altre case bancarie private la Z.Pisa accettava conti di deposito, vincolati o finalizzati a singole operazioni, scarsi i depositi in conto corrente. Accanto all'attività di sconto di effetti commerciali, anticipazioni e altri finanziamenti, broker di Borsa, una limitata presenza azionaria e il finanziamento di selezionate imprese industriali e le collegate operazioni sui titoli, in pool con altri operatori, è una caratteristica dell'azione della Banca Zaccaria Pisa; questa propensione viene perseguita in tutta la sua attività, mentre allo stesso tempo clienti-investitori ne seguivano i consigli per gli investimenti mobiliari e immobiliari. La clientela si può definire prevalentemente "all'ingrosso", cioè imprese di rilievo, grandi e medi patrimoni privati, banche medie e piccole.

Accanto a Luigi ha operato, come contitolare nella Banca Zaccaria Pisa, il più giovane fratello Giuseppe Pisa; a ventuno anni combattente con Garibaldi nel 1848, anch'egli oltre all'attività di compravendita titoli per clienti, ha diretto operazioni di Borsa in favore di imprese industriali e sin dalla seconda metà degli anni novanta (1895-6) è stato membro del sindacato di controllo della Edison (con circa un 2-3% del capitale sociale) accanto alla casa Feltrinelli e alla Banca Commerciale Italiana, pool che ha attuato, con l'ing. Esterle, il rilancio tecnico basato sulla corrente alternata (Storia industria elettrica in Italia 1882-1914, 1992); è stato dal 1895 fino alla sua scomparsa, Consigliere di Amministrazione della Società Edison. Giuseppe è stato attivo nel finanziamento di varie imprese industriali milanesi, seguendo direttamente lo sviluppo in particolare della De Angeli, della Molini Certosa, della Ferrovia Suzzara-Ferrara, della Edison, della Ricordi, della Filotecnica ing. Salmoiraghi e partecipando come Banca Zaccaria Pisa a varie operazioni di credito mobiliare insieme alla Banca Commerciale Italiana (A.Confalonieri 1974).

Figlio di una sorella di Luigi, Elisa Pisa, e del possidente e imprenditore agricolo veneziano Costante Sullam, è poi l'ing. Giuseppe Sullam (1842-1927), che sarà efficacemente e a lungo tra i gerenti della Banca Zaccaria Pisa, partecipando tra l'altro alla fondazione e amministrazione della Società Quartieri Industriali Nord Milano (Assonime 1914 ad nomen, id 1920, id 1928), mentre il fratello Benedetto è a lungo presidente della Banca Veneta di Depositi e Conti Correnti.

Eredi di Luigi nella casa bancaria sono i figli maschi Ugo e Giulio, avuti dalla consorte Vittoria Vitali, i quali tuttavia alla fine seguono solo da lontano l'attività della banca di famiglia.

La diffusa "laicizzazione" segna anche una certa distanza di taluno delle nuove generazioni dalle forme dell'osservanza della tradizione religiosa ebraica (forme e attitudini che, peraltro, durante l'epoca dei ghetti si erano, per alcuni versi, complicate e irrigidite); i matrimoni "misti" spesso, seppure non sempre, contribuiscono all'indebolimento della trasmissione tra le generazioni. Così, troviamo che nel secolo XX, mentre taluni dei Pisa mantengono l'aderenza alle congregazioni ebraiche costituite e alla loro tradizione, altri, allo stesso modo di rami di altre significative famiglie ebraiche italiane, sono passati ad un sostanziale agnosticismo, alla posizione di libero pensatore (o alla religione di maggioranza).

Ugo Pisa (Ferrara 1845- Milano 1910) volontario con Garibaldi nella guerra del 1866, attaché diplomatico nel Regno Unito e in Cina, dopo un'esperienza nella banca paterna, è stato consigliere comunale a Milano, nell'area Società democratica lombarda (radicali e liberali progressisti); sposato con Clelia Bondi, è stato presidente della Camera di Commercio di Milano, filantropo e collezionista d'arte, senatore del Regno nel 1898, attivo nella promozione di innovativa legislazione sociale, contitolare della Banca Zaccaria Pisa, sostenitore dell'avvio della Società Umanitaria (M.T.Sillano 2004). E' tra i numerosi soci del quotidiano Il Tempo, diretto da Claudio Treves e nel 1909 acquisisce, con la Z. Pisa, il controllo del quotidiano Il Secolo. Una via a Milano ricorda il suo nome; a suo nome nel 1913 viene costruita, dal figlio Luigi Giuseppe, la colonia Ugo Pisa, a Marina di Massa per curare bambini con problemi respiratori e il parco Ugo Pisa, donati al Comune.

Giulio Pisa (Ferrara 1851-Milano 1905), si laurea in ingegneria, ma poi si dedica prevalentemente alla vita pubblica, come consigliere comunale nell'area Società democratica lombarda (radicali e liberali progressisti), è collezionista ed esperto d'arte, saggista e autore di teatro; sposato con Antonietta Rizzi, è tra i curatori di una edizione della mostra che poi diventerà la Biennale di Venezia. Contitolare della Banca Zaccaria Pisa, filantropo, Giulio Pisa come testamento dispone un rilevante lascito all'Ospedale Maggiore di Milano; inoltre Giulio aveva già donato all'omonimo Comune il castello di Bereguardo (sito Comune di Bereguardo, Donazione Castello); la cittadina ha intitolato una via al benefattore.

Dalla fine dell'Ottocento è procuratore nella Zaccaria Pisa il banchiere, attivo nella vita pubblica, Luigi Della Torre (Alessandria 1861- Casciago 1937), nipote e coerede di Luigi in quanto figlio di una sua figlia premorta. Questi nel 1911, dopo la morte di Ugo, si associa al 50% in una nuova snc Zaccaria Pisa con Luigi Giuseppe Pisa (1890-1930), giovane figlio di Ugo.

Sposato con Teresa Mombelli, Luigi Della Torre dal 1913 fino al 1925 è attivo presidente della Società Umanitaria, succedendo all'avv. Luigi Majno che precedentemente affiancava come vice presidente; è creato Senatore del Regno nel 1913 per l'area democratica sociale.

E' presidente e animatore dell'Istituto di credito per le cooperative, S.A. Milano (1904), sostenendo tra l'altro le iniziative delle cooperative di lavoro, attive negli appalti pubblici e nelle bonifiche agrarie, guidate da Nullo Baldini.

Della Torre ricopre la carica di consigliere di amministrazione di varie importanti società milanesi (Assonime 1914 ad nomen, id.1920 id. 1928) (Storia industria elettrica in Italia 1914-1925, 1993), resta in amichevoli rapporti con Carlo Feltrinelli, è vice presidente della Edison fino alla fine dei suoi giorni.

Inoltre è interessato ad iniziative editoriali, con il socio ing. Giuseppe Pontremoli e nelle iniziative dell'editore Enrico Bemporad; come senatore del Regno è vicino a personaggi dell'area politica democratica e radicale (liberali progressisti).

Nel 1919, stimato da Bonaldo Stringher e dai vertici delle grandi banche milanesi, è il primo presidente dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI), carica che riveste fino alla "fascistizzazione" del 1925 (tra l'altro acquisisce la sede di piazza del Gesù e fonda la Rivista Bancaria).

Una delle figlie di Della Torre, Michelina, sposa nel 1916 l'avv. Rinaldo Majno, che affiancherà come braccio destro Della Torre.

Tra il 1922 e il 1924 l'Istituto di credito per le cooperative, S.A., Milano, subisce forti perdite, che si ripercuotono sulla Zaccaria Pisa che era la principale finanziatrice interbancaria. Perdite rinvengono alla Zaccaria Pisa anche dalla partecipazione maggioritaria alla società che edita il quotidiano Il Secolo, che tra il 1922 e il 1923 è tra i quotidiani che subiscono i sequestri politici decretati dal nuovo governo.

Nel 1925-1926 la Z. Pisa subisce forti perdite sui finanziamenti e sulla partecipazione azionaria di maggioranza condivisa con la Western Electric nella Società Telefonica della Puglia, S.A. alla quale il governo, nel riassetto generale del comparto telefonico, attuato nel 1925, non rinnova la concessione, azzerando l'impresa.

La crisi di liquidità innescata dalla riduzione della circolazione, attuata dalla Banca d'Italia per disposizione del governo a partire dal 1927, inizia a colpire l'economia, la Borsa e le banche producendo ulteriori perdite su crediti per la Zaccaria Pisa e un fermo della tradizionale attività di broker borsistico; segue la cosiddetta crisi del 1929.

Dopo la morte di Luigi Giuseppe Pisa è decisa la messa in liquidazione della casa bancaria Zaccaria Pisa (fine 1930- primavera 1933). L'avv. Rinaldo Majno nel 1936 sarà incaricato di liquidare definitivamente la Finanziaria Zaccaria Pisa S.A.

-(http://it.wikipedia.org/wiki/Da_Pisa)

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Zaccaria Pisa's Timeline

1788
1788
Ferrara, Province of Ferrara, Emilia-Romagna, Italy
1813
1813
Ferrara, Province of Ferrara, Emilia-Romagna, Italy
1814
November 30, 1814
Ferrara, Province of Ferrara, Emilia-Romagna, Italy
1822
1822
Ferrara, Province of Ferrara, Emilia-Romagna, Italy
1826
1826
1833
1833
Age 45
Ferrara, Province of Ferrara, Emilia-Romagna, Italy
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