Antonio Moncada, IV principe di Paternò, duca di Bivona

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Antonio Moncada, IV principe di Paternò, duca di Bivona

Birthdate:
Birthplace: Palermo, Sicily, Italy
Death: April 15, 1631 (37-46)
Naples, Italy
Immediate Family:

Son of Francesco Moncada, III principe di Paternò, duca di Bivona and Maria d'Aragona, IV. duchessa di Montalto
Husband of Juana de la Cerda
Father of Francesco Moncada; Luis Guillén de Moncada y de la Cerda, VII. duque de Montalto; Ignazio Moncada; Ana María de Aragón y Cardona and Maria Antonia Moncada
Brother of Luisa Moncada; Giovanni Moncada; Isabella Moncada and Cesare Moncada

Occupation: 4th prince of Paterno
Managed by: Private User
Last Updated:

About Antonio Moncada, IV principe di Paternò, duca di Bivona

5. Duca di Bivona, 6. Duca di Montalto


GEDCOM Note

<p style="text-align: left;" dir="ltr"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Conte di Adernò con le sue terre di Centuripe e Biancavilla</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">12. — D. Antonio Moncada Aragona s'investì della Contea e della Terra a 30 Aprile 1593 per la morte di Francesco suo padre (R. Cancelleria, VI Indizione, f. 281).</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Reinvestito a 23 Sett. 1600 per il passaggio del trono da Filippo II a Filippo III ed a 26 Novembre 1622per la morte di Filippo III e successione di Filippo IV (Conserv. libro Inv. re 1600-1620, f. 39 e 1621-22, f. 296 retro). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Questo Conte vendette il feudo d'Inturella, membro di questa Contea a D. Isabella Cicala: questa dama non s'investì ed alla sua morte lo lasciò al Monastero di S. Agata di Catania; detto monastero l'assegnò a D. Giacinto Paternò che s'investì a 12 Gennaio 1662 (R. Cancell., XI Indiz., f. 294). Vedi pel seguito di questo feudo il quadro 489. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Conte di Adernò</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">15. — Antonio Moncada Aragona. Investito degli stati a 30 aprile 1593 e 23 Settembre 1600. Successe all'ava nella Ducea di Bivona ed alla madre nella Ducea di Montalto e C.tea di Golisano. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Sposò Giovanna La Cerda di Giov. Luigi Duca di Medina Coeli. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Morto in Napoli a 15 Aprile 1631.</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Duca di Bivona </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;" align="justify">4. — Antonio Aragona e Moncada (con inversione di cognome) successe ad Aloisia di Luna, sua ava, e per la morte di lei, s'investì a 18 Novembre 1621 della città e Ducato di Bivona, Terra di Caltabellotta, Contea di Sclafani, Terra di Caltavuturo, Baronia e Terra di Castellammare del Golfo con il suo Caricatore, Tonnara, Castello, ed altri (R. Cancell., V Tndiz., f. 105). Sposò Giovanna La Cerda figlia del Duca di Medinaceli a 15 Agosto 1609 ricevette in Palermo il Toson d'oro. Fu governatore della Compagnia della Pace di Palermonel 1616 e 1623. In costanza di matrimonio si fece Sacerdote, (e ciò con Breve Pontifìcio). La moglie si fece Monaca nel Monastero della Assunta di Palermo che il marito aveva fondato e dotato. Vendette a D. Mario Cutelli la Baronia, Terra e feudo di Anninusa, membri della Contea di Sclafani. Della quale Baronia ed accessori si investì a 11 Maggio 1656, D. Ferdinando Cutelli fu D. Mario (R. Cancell., IX Indinz., f. 68) Il Duca morì a Napoli in Aprile1621 ; era di già entrato nella Compagnia di Gesù, previa rinunzia dei suoi beni al figlio Luigi Guglielmo di cui appresso è parola. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;" align="justify">Conte di Caltanissetta, già di Augusta</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;" align="justify">10. — Antonio Moncada d'Aragona s'investì di Caltanissetta a 30 Aprile 1593 come primogenito e per la morte di Francesco, suo padre (R. Cancell. VI Indiz., f. 281). Reinvestito a 23 Settembre 1600 per il passaggio del Trono da Filippo IIa Filippo III ; si reinvestì ancora a 26 Novembre 1622 per la morte di Filippo III e successione al Trono di Filippo IV (Conserv. libro invest. dal 1620 al 1630, f. 39 retro e reg. 1621-22, f.296 retro). Per accordi di famiglia questi antepose il cognome di Aragona a quello di Moncada e così in futuro ogni generazione dovea alternare il cognome. Sposò Giovanna La Cerda di Giov. Luigi Duca di Medinacoeli. Ebbe conferito il Tosone d'oro a 16 Apr. 1607 (Di MARZO, Biblioteca Sic, Vol. II, pag. 9). Con speciale breve pontificio, assunse il Sacerdozio, in costanza di matrimonio; la moglie si fece monaca, sotto nome di Suor Teresa nel monastero dell'Assunta in Palermo, che il marito fondò espressamente, e dotandolo di larghe  rendite. Donò agli Agostiniani Scalzi di Caltanissetta una casa, per loro convento (VITO AMICO, Lexicon, Vol. I, pag. 210). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Vendette a Giovambattista Dini, tanto nel nome di erede di Vincenzo Giustiniano, quanto nella rappresentanza degli altri coeredi del suddetto, D. Domenico e D. Placido Di Giovanni, i feudi di Deliella, Graziano, Gallidoro, Grasta, Gebbiarossa, membri di essa Contea, agli atti di Not. Giovanni Luigi Blundo di Palermo il 23 Aprile 1614; il compratore s'investì a 12 Febbraio 1622 (R. Cancell. V Indizione, f. 134). Vendette i feudi di Salice, Serradifalco e Grotta , sezioni della Contea a D. Francesco Graffeo fu Girolamo (poi P.pe di Gangi) agli atti di Not. Gabriele Imperiale il 6 Giugno 1617. Egli s'investì a 17 Febbraio 1622 (R. Cancell. V Indiz., foglio 255). Vendette la Baronia diGruttarussa, il feudo Giurfo ed una tenuta di Terre nominate di Campisotto, membri di questa Contea a D. Giovanni Carnesecchi, che il cesse immediatamente al fratello Antonio, e questi s'investì a 17 Marzo 1621 (R. Cancelleria, IV Indiz., f. 75). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Questo Conte si fece infine Gesuita e morì in Napoli in Aprile del 1631. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Conte di Caltabellotta</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">13. — Antonio di Aragona Moncada, investito del D.to e Città di Bivona, terra di Caltabellotta, C.tea di Sclafani, terra di Caltavuturo, B.nia e terra di Castellammare del Golfo, con suo Carricatore, Tonnara, Castello e feudo, ed altri feudi e Castelli per la morte di Aloisia, sua ava e ciò in Palermo il 18 Novembre 1621 (foglio 105). Nacque egli da Francesco Moncada e Luna (figlio di detta Aloisia) e di Maria Aragona e La Cerda, figlia ed erederadel Duca di Montalto, Antonio, marito in seconde nozze di detta Aloisia di Luna e Vega. </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Fu questo Francesco, capitano generale delle truppe contro i Turchi; nel quale ufficio morì in Adernò e futrasportato e sepolto a Caltanissetta : fu detto Francesco che fondò il Collegio dei Gesuiti ed il Convento dei Cappuccini a Caltanissetta ; acquistò altresì in Palermo il palazzo Ajutamicristo, e pianta il Bosco di Mimiano San Cataldo. </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Il figlio suo, Antonio, di cui è parola, fu onorato dell'Ordine del Tosone di Oro (15 Agosto 1609), del quale fu insignito in Palermo. Fu governatore della Compagnia della Pace di Palermo (1616 e 1623). </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Sposò Giovanna La Cerda. Fondò in Palermo il monastero dell'Assunta e lo dotò. </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Si fece Sacerdote, in costanza di matrimonio, per breve del Pontefice ; la Duchessa si fece Monaca in Palermo in detto Monastero. </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">In seguito questo P.pe si fece gesuita ; morì a Napoli in Aprile del 1631. Vendette la Baronia, Terra e feudo di Armiuusa (membri della C.tea di Sclafani) a D. Gregorio Bruno (vedi investitura 11 Maggio 1656, foglio 68, a favore di Ferdinando Catelli). </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">I Conti di Golisano</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">13) Antonio Moncada Aragona, 13 C.te di Golisano, Duca di Bivona, Duca di Montalto, di Collesano, s'investì a 3 marzo 1611 (R. Canc., f. 211). L'investitura comprende il Principato di Paternò, la Contea di Adernò, di Caltanissetta, la Baronia di Motta S. Anastasia, di grano uno dei Baroni, per ogni salma di frumento estraendo, ed onze 164 sopra i Caricatori del Regno; si reinvestì a 26 nov. 1622. </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">per il passaggio della Corona (Conserv., 1621-22, f. 296); di anni 18, ebbe l'Ordine del Toson d'Oro a 10 Agosto 1609 in Palermo ; sposò Giovanna La Cerda di Giovanni Luigi, Duca di Medina Goeli; ebbe per figli : a) Francesco, primogenito, morto celibe in Mimiani S. Cataldo ; b) Luigi Guglielmo, secondogenito; c) Ignazio, terzogenito; d) Ferdinando, quartogenito, morto giovane e celibe; e) Anna Maria, che si rileva da un albero geneologico di Casa Moncada, esistente nell'Archivio del P.pe di Villafranca. Detto Ignazio, sposò a 27 gennaro 1636, nel Palazzo Paternò, già Aiutamicristo, Anna Gaetani di Pietro, M.se di Sortino, da questa matrimonio nacquero: a) Ferdinando, primogenito, che sposò Giovanna Branciforte, Eredera D.ssa di S. Giovanni e C.ssa di Cammarata, figlia di Girolamo. Duca di San Giovanni e di una Moncada e Gaetani; ziadi detto Ferdinando; </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">(VILLALBA., Vol. 3, pag. 18); b) Giuseppe; c) Una Dama, che sposò Girolamo Branciforte e Gaetani, 4 Duca di San Giovanni (VILLABIANCA, Vol. 3, pag. 18); d) Luisa, che sposò Giuseppe Branciforte e Branforte , 7 Principe di Butera, vedovo di Agata Branciforte di Nicolò, P.pe di Leonforte ; questo C.te, Antonio in Costanza di matrimonio e con dispensa pontificia, si fece prete e morì padre gesuita in Napoli in Aprile 1631; la moglie a sua volta si fece monaca nel Monastero dell'Assunta di Palermo, già fondata dal marito; succede il figlio. </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Conte di Sclafani</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">17. — Antonio de Aragona e Moncada s’investì, a 18 Novembre1621, della Contea di Sclafani per la morte di Aloisia de Luna e Vega, sua nonna paterna (Conserv., libro Investiture del 1621-22, foglio 311 retro).</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Misilcassimo Torre e feudo</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">14. — D. Antonio d’Aragona e Moncada preseinvestitura a 18 novembre 1621 per la morte di D. Aloisia, sua nonna paterna (Conservatoria, libro Investiture del 1621 e 1622, foglio 311).</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Barone di Calatavuturo</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">11. — Antonio d’Aragona Moncada figlio del suddetto Francesco s’investì a 18 novembre 1621 per la morte di Aloisia suddetta, sua ava (R. Cancelleria, V Indizione, foglio 105). Sposò Giovanna La Cerda, figlia del Duca di Medina Celi, Viceré di Sicilia.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Signore di Gristia</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">12. — In pari modo s’investì Antonio de Aragona e Moncada a 19 novembre 1021 per la morte di Aloisia, sua ava (Regia Cancelleria, V Indizione, foglio 105).</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Signore di Carisi e Muscino</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">18. — D. Antonio Moncada s'investì specificatamente della Baronia e Castello di Belice a 3 marzo 1611 per la morte di Maria d'Aragona La Cerda suddetta, sua madre (Regia Cancelleria, IX Indizione, f. 211). Reinvestito a 26 novembre 1622 per il passaggio della Corona (R. Cancelleria, V Indizione, f. 249 retro).</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Barone di Aliminusa</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">5. — Antonio di Aragona e Moncada. Inv. a 18 Novembre 1621, foglio 105, per la morte di D. AloisiaLuna e Vega, sua ava; nacque egli da Francesco Moncada Luna e di Maria d'Aragona La Cerda; sposò Giovanna La Cerda figlia del Duca di Medinaceli Viceré di Sicilia. Questi agli atti di Not. Vincenzo Guarino di Palermo il 15 Marzo 1625 vendette la Baronia, il feudo e la terra di Aliminusa a </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Barone di Castellammare </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">17. — D. Antonio di Aragona e Moncada, s'investì a 18 Novembre 1621, per la morte di D.na Aloisia, sua Ava (R. Cancell., foglio 105); nacque questi da Francesco Moncada e Luna, e da Maria d'Aragona e La Cerda (figlia eredera del suddetto Antonio Aragona); fu questi il 1° Duca di Montalto; sposò Giovanna La Cerda, figlia del Duca di Medinaceli; morto in Napoli in Aprile del 1631; si fece Sacerdote e fu eletto Cardinale. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Signore di Deliella</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">3. — Don Antonio Moncada, C.te di Caltanissetta, figlio del suddetto C.te Francesco, riscattò il feudo e l'incorporò alla Contea, della quale s'investì a 30 aprile 1593, per la morte del padre e poi a 23 settembre 1600, per il passaggio della Corona da Filippo II a Filippo III(R. Cancell., 1593, VI Indiz., f. 281 e 1600, XIV Indiz., f. 17).  </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Barone del Grano uno del Tarì del frumento</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">9. — Antonio Moncada Aragona, C.te di Adernò, s'investì, a 30 agosto 1593, per la morte di Francesco, suo padre (R. Canc.. VI Indiz., f. 281). Si reinvestì a 23 settembre 1600 e a 26 novembre 1622, per i 2 passaggi della Corona (Conserv, libro Inv., 1620-1621, f. 39 ed anno 1621-22, f. 296 retro). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="right">QUADRO 478. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="center">Signore di Gulfo </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Antonio Moncada Aragona s'investì della Contea di Caltanisetta, a 23 settembre 1600, per il passaggio della Corona da Filippo II a Filippo III; membri di essa Contea fra gli altri erano la Baronia di Grottarossa, il feudo di Giarfo o Gulfo e la tenuta di terre nominate di Campisotto (R. Cancell.,XIV Indiz., f. 17). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Marchese di Manchi di Belici (Paria)</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">20. — Antonio Moncada Aragona s'investì, a 3 marzo 1611, della Contea di Golisano, di Petralia Soprana e Sottana, Baronia e Castello di Belice per la morte di D.na Maria Aragona e la Cerda (R. Canc., IX Indiz., f. 211). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Si reinvestì di tutti i beni di cui sopra, a 26 novembre 1622, per il passaggio della Corona da Filippo III a Filippo IV (R. Canc., V Indiz., f. 242 retro). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Barone di Melilli </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">11. — Il C.te Antonio Moncada, figlio del C.te Francesco, e questi primogenito del C.te Cesare, ricomprò per sé e suoi eredi e successori la Baronia di Melilli per onze 2600, e ciò in data 24 novembre 1600. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Barone della Mendola</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">12. — Antonio Moncada Aragona, C.te di Adernò, P.pe di Paternò, riscattò il feudo di Mendola, però non prese investitura. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Barone della Motta di Santa Anastasia</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">12. — Antonio Moncada, Principe di Paternò, s'investì della baronia e terra di MottaSanta Anastasia, a 30 Aprile 1593, per la morte di Francesco suddetto, suo padre (R. Cancell. VI Indiz, f. 281). Si reinvestì, a 23 Settembre 1600, per il passaggio della Corona (R. Cancell. XIV Indiz, f. 17). E così pure a 26 Novembre 1622 (R. Cancelleria, V Indiz, f..244). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Barone delle Onze 164 annuali sopra i Caricatori del Regno</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">9. — Antonio Moncada Aragona, C.te di Adernò, s'investì delle onze 164 annuali soprai caricatori del Regno, a 30 Aprile 1593, per la morte di Francesco, suo padre, ed a 23 Settembre 1600 per il passaggio della Corona da Filippo II a Filippo III, e a 26 Nov. 1622 per la morte di Filippo III e successione di Filippo IV (R. Cancelleria, 1593, f. 281; Conserv, di Reg Inv., libro 1600-1620, f. 39 e libro 1621-22, f. 296 retro). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Principe di Paternò</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">4. — Antonio Moncada Aragona s'investì del P.to suddetto, a 30 Aprile 1593, come primogenito e per la morte di Francesco, suo padre (R. Cancelleria, VI Indizione, f. 281). Si reinvestì, a 23 Settembre 1600, per il passaggio della Corona da Filippo II a Filippo III (Conserv., libro Inv. dal 1600 al 1620, f. 39 retro).Si reinvestì, a 26 Novembre 1622, per la morte di Filippo III e successione al trono di Filippo IV (Conserv, libro Inv., anno 1621-22, f. 296 retro). </p>

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