Francesco de Requesens, VII. principe di Pantelleria

GEDCOM Note

<p style="text-align: justify;">Conte di Buscemi</p> <p style="text-align: justify;">9. — D. Francesco Requisenz e Branciforte, P.pe di Pantelleria, s'investì del titolo di Conte e della Terra di Buscemi a 30 Gennaro 1781 come primogenito del fu D. Giuseppe Antonio suddetto. Sposò Anna Maria Bonanno di Giuseppe P.pe di Cattolica e ciò in Palermo a 29 Gennaio 1766 (Parrocchia S. Nicolò la Kalsa). Questi fu l'ultimo investito di casa Requisenz.</p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;">Principe di Pantelleria</p> <p style="text-align: justify;">7. — Francesco Requesenz Branciforte prese investitura del titolo di Principe di Pantelleria, non che della terra del Castello ed Isolà a 30 Giugno 1781, come primogenito e per la morte intestata di Giuseppe Antonio suddetto (Conserv., volume 1175, foglio 119). Sposò Maria Anna Bonanno e Borromei di Giuseppe, Principe della Cattolica e di Giustina Borromei e Grillo (Mondragone) (Dotali firmati in Palermo, a 8 Maggio 1765, per scrittura privata). Il matrimonio ebbe luogo a 29 Gennaio 1776. Fu Rettore dell' Ospedale degl' Incurabili di Palermo nel 1771 e 1772, Deputato del Regno nel 1774, Gentiluomo di Corte, Senatore di Palermo nel 1780-81, Cav. dell'Ordine di San Gennaio nel 1797. Morì il 26 Agosto 1816. La P.ssa fu Dama di Corte. È l'ultimo investito. </p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;"> A  30  gennaro  1781  D.  Francesco  Requisenz  Principe  di Pantelleria come primogenito ed erede Universale di Giuseppe Antonio sudetto prese investitura fra gli altri dei seguenti beni in feudo:
а)  Secrezia della città di Marsala.
b) Castello della città di Marsala.
c)  Onze  130  annuali  sopra  gl’  introiti  del  Porto  della  città  di Marsala.
d)  di  onze  120  annuali  sopra  gl’introiti  della  Dogana  di  Palermo  (Conservatoria,  Registro  Investiture,  n.  1175,  foglio  121  e  123 retro).
La  continuazione  del  presente  quadro  la  trovi  in  quello  intestato Principe  di  Pantelleria:  e  ciò perché  questi  è  ad  un  tempo  Signore con  i  sudetti  predicati.  Aggiungiamo  qui  soltanto  che  l’interessato non  ha  voluto  farsi  riconoscere  questi  titoli  se  ed  in  quanto  even­tualmente possano oggi ancora appartenergli.</p> <p style="text-align: justify;">Francesco, 7° principe di Pantelleria  ( investitura del 1781) ed 8° conte di Buscemi.  Sposò,  nel  Gennaio  del  1766,  Anna  Maria  Bonanno  e  Borromeo,  di  Giuseppe  Principe  della
Cattolica. 
Ricoprì  le  cariche  di  governatore  della  Compagnia  della  Carità  di  Palermo  nel  1770,  di  primo rettore dell’ospedale degli incurabili nel 1771-72 e di senatore della città di Palermo nel 1780/81 oltre ad essere stato un erudito studioso di storia naturale della Sicilia.. 
Morì il 26 agosto del 1816. 
Ebbe tre figli ed una figlia che succedettero nei titoli l’uno all’altro, così come di seguito, oltre all’altra figlia Leonora che, nel 1785, sposò Giovanni Antonio Colonna e Ventimiglia,Marchese di Fiumedinisi e che non subentrò nei titoli paterni.</p>

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<p style="text-align: justify;">Conte di Buscemi</p> <p style="text-align: justify;">9. — D. Francesco Requisenz e Branciforte, P.pe di Pantelleria, s'investì del titolo di Conte e della Terra di Buscemi a 30 Gennaro 1781 come primogenito del fu D. Giuseppe Antonio suddetto. Sposò Anna Maria Bonanno di Giuseppe P.pe di Cattolica e ciò in Palermo a 29 Gennaio 1766 (Parrocchia S. Nicolò la Kalsa). Questi fu l'ultimo investito di casa Requisenz.</p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;">Principe di Pantelleria</p> <p style="text-align: justify;">7. — Francesco Requesenz Branciforte prese investitura del titolo di Principe di Pantelleria, non che della terra del Castello ed Isolà a 30 Giugno 1781, come primogenito e per la morte intestata di Giuseppe Antonio suddetto (Conserv., volume 1175, foglio 119). Sposò Maria Anna Bonanno e Borromei di Giuseppe, Principe della Cattolica e di Giustina Borromei e Grillo (Mondragone) (Dotali firmati in Palermo, a 8 Maggio 1765, per scrittura privata). Il matrimonio ebbe luogo a 29 Gennaio 1776. Fu Rettore dell' Ospedale degl' Incurabili di Palermo nel 1771 e 1772, Deputato del Regno nel 1774, Gentiluomo di Corte, Senatore di Palermo nel 1780-81, Cav. dell'Ordine di San Gennaio nel 1797. Morì il 26 Agosto 1816. La P.ssa fu Dama di Corte. È l'ultimo investito. </p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Conte di Racalmuto</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">10. — Francesco Requisenz e Branciforte s'investì della Contea e della Terra di Racalmuto a30 Gennaio 1781; successe jure proprio come figlio primogenito ed erede di Giuseppe Antonio suddetto, morto intestato (Conserv., Vol. 1175, f. 122). E l'ultimo investito. Sposò Marianna Bonanno Borromei di Giuseppe, P.pe di Cattolica; matrimonio celebrato inPalermo a 29 Gennaio 1766. Fu Governatore della Compagnia della Carità in Palermo nel 1770, 1° Rettore dell'Ospedale degl'Incurabili nel 1771-1772; Deputato del Regno nel 1774; Senatore della Città nel 1780-1781, Cav. dell'Ordine di San Gennaro nel 1797. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">11. 12. 13. — Questo P.pe di Pantelleria e Conte di Racalmuto, Francesco, ebbe tre maschi e cinquefemine, cioè: </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">a) Giuseppe Antonio primogenito, già C.te di Buscemi, successo alla morte del padre e morto senzafigli in Palermo; la salma fu sepolta ai Cappuccini. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">b) Michele secondogenito che sposò, di anni 42, in Palermo, Stefania Galletti, figlia di Nicolò Galletti La Grua, P.pe di Fiumesalato e di Eleonora Oneto e Gravina (Sperlinga), già vedova di Luigi Naselli Alliata, primogenito di Baldassare, P.pe di Aragona. E ciò in Palermo nella Parrocchia di San Giovanni dei Tartari a 18 agosto 1814; morì senza figli in Palermo a 6 Febbraio 1834. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">c) Emanuele terzogenito, che fu riconosciuto Cav. di Malta nel 1779 e fu Capitano nell'Esercito; successe a tutti i titoli di famiglia. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Morì in Palermo, a 25 marzo 1848, senza figli. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;"> A  30  gennaro  1781  D.  Francesco  Requisenz  Principe  di Pantelleria come primogenito ed erede Universale di Giuseppe Antonio sudetto prese investitura fra gli altri dei seguenti beni in feudo:
а)  Secrezia della città di Marsala.
b) Castello della città di Marsala.
c)  Onze  130  annuali  sopra  gl’  introiti  del  Porto  della  città  di Marsala.
d)  di  onze  120  annuali  sopra  gl’introiti  della  Dogana  di  Palermo  (Conservatoria,  Registro  Investiture,  n.  1175,  foglio  121  e  123 retro).
La  continuazione  del  presente  quadro  la  trovi  in  quello  intestato Principe  di  Pantelleria:  e  ciò perché  questi  è  ad  un  tempo  Signore con  i  sudetti  predicati.  Aggiungiamo  qui  soltanto  che  l’interessato non  ha  voluto  farsi  riconoscere  questi  titoli  se  ed  in  quanto  even­tualmente possano oggi ancora appartenergli.</p> <p style="text-align: justify;">Francesco, 7° principe di Pantelleria  ( investitura del 1781) ed 8° conte di Buscemi.  Sposò,  nel  Gennaio  del  1766,  Anna  Maria  Bonanno  e  Borromeo,  di  Giuseppe  Principe  della
Cattolica. 
Ricoprì  le  cariche  di  governatore  della  Compagnia  della  Carità  di  Palermo  nel  1770,  di  primo rettore dell’ospedale degli incurabili nel 1771-72 e di senatore della città di Palermo nel 1780/81 oltre ad essere stato un erudito studioso di storia naturale della Sicilia.. 
Morì il 26 agosto del 1816. 
Ebbe tre figli ed una figlia che succedettero nei titoli l’uno all’altro, così come di seguito, oltre all’altra figlia Leonora che, nel 1785, sposò Giovanni Antonio Colonna e Ventimiglia,Marchese di Fiumedinisi e che non subentrò nei titoli paterni.</p>