Giuseppe Bonanno, VII Principe di Roccafiorita

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Giuseppe Bonanno, VII Principe di Roccafiorita

Also Known As: "Principe di Cattolica", "V Duca di Montalbano", "Duca di Misilmeri"
Birthdate:
Birthplace: Palermo, Sicily, Italy
Death: November 28, 1779 (62-63)
Naples, Campania, Italy
Immediate Family:

Son of Francesco Bonanno, principe di Cattolica e di Roccafiorita and Anna Maria Filangieri e Ventimiglia
Husband of Teresa Caracciolo and Giustina Borromeo Grillo
Father of Anna Maria Bonanno e Borromeo and Francesco Antonio Bonanno e Borromeo, VII Principe di Roccafiorita
Brother of Antonio Bonanno, duca di Montalbano; Gaetano Bonanno; Giovanni Bonanno and Emanuele Bonanno

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About Giuseppe Bonanno, VII Principe di Roccafiorita

S’investì il 24 dicembre 1740 del ducato di Misilmeri e delle baronie di Cucco, San Basilio, Castellana, site nel territorio di Lentini. Oltre tutti i titoli dei suoi predecessori fu Maestro Portulano del Caricatore di Siculiana, Grande di Spagna, Cavaliere del Toson d’Oro, Gentiluomo di Camera del Re e Cavallerizzo della Regina in carica, onde si trasferì a Napoli.

Alla morte del padre Francesco, divenne principe di Cattolica, poiché era precedentemente defunto il primogenito Antonio e cedette il proprio titolo ducale al fratello, Giovanni.

Governatore della Compagnia della Pace.


GEDCOM Note

<p style="text-align: justify;" dir="ltr"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="right">QUADRO 310. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="center">Barone di Cucco </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">L'ultimo ad investirsi della Baronia di Cucco, (a Lentini), fu Don Giuseppe Bonanno e Filingeri a 24 dicembre 1740; dopo di lui i suoi discendenti ne fecero a meno; intanto questo titolo, con Decreto Ministeriale fu riconosciuto ad Antonino Bonanno Perez. Principe di Roccafiorita, discendente dal suddetto, Don Giuseppe Bonanno Filingeri; vedi per tale discendenza il quadro 805 ; se vuoi sapere i precedenti storici di questo feudo, devi riscontrare il quadro 877 che parla della Baronia di San Basilio, e ciò perchè il feudo di Cucco fu sempre riunito a quello di San Basilio, dall'origine fino al 1740.</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Giuseppe  Bonanno  e  Filingeri,  P.pe  di  Cattolica  e  di  Roccafiorita,  s'investì  del  Ducato  e  della  Terra  di  Montalbano,  a  24  Dicembre  1740,  per  la  morte  di  Francesco,  suo  padre  e  suo  erede  universale,  in  forza  di  testamento  in  Not.  Giuseppe  Bruno  di  Palermo del  24  Dicembre  1739  (Conserv.,  vol.  1165  Invest.,  f.  193).</p> <p style="text-align: justify;" dir="ltr"> </p> <p style="text-align: justify;" dir="ltr"> </p> <p style="text-align: justify;" dir="ltr">Signore di 2500 tratte e di 1000 cantarate estraende dai caricatori di Sicuiiana e Capobianco</p> <p style="text-align: justify;" dir="ltr">12. — D. Giuseppe Bonanno Filingeri s’investì dei diritti di sopra a 24 dicembre 1740, per la morte e comeerede universale di Francesco, suo padre (Conservatoria, Vol. 1165 Investiture, foglio 168).</p> <p style="text-align: justify;" dir="ltr"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Principe di Roccafiorita</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">6. — Giuseppe Bonanno Filingeri s'investì, a 44 Dicembre 1740, come primogenito vivente, per la morte ed erede universale del suddetto, come si rileva dal testamento di lui fatto, a 44 dicembre 1739, e depositato agli atti di Not. Giuseppe Bruno di Palermo (Conserv., Vol. 11(55, Investiture, f. 192 retro). Sposò Giustina Borromei e Grillo del Conte Giovanni Borromei da Milano e della C.ssa Celia Grillo Magnati dei Duchi di Mondragone. Questa P.ssa morì in Palermo di anni 24, a 5 dicembre 1747; furono le sue ceneri sepolte nella Chiesa dell'Assunta (Di MARZO, Biblioteca, Sicula, Vol. 17, pag. 117). Sposò in seconde nozze Maria Teresa Caracciolo dei Marchesi di Grumo, da Napoli ; era Ella vedova del M.se di Terrecusa (Spagnuolo). Questa Dama fu Cameriera Maggiore della Regina vedova di Spagna Elsabetta Farnese. Fu Gentiluomo di Camera con esercizio, Grande di Spagna di 1a Classe, per conferma fattagli, a 15 ottobre 1740, al grandato già concesso a suo padre; esecutoriato questo Diploma nel Regno, a 6 aprile 1748 (Conserv, di Reg. Mercedes, Vol. 504,f. 145). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Fu Capitano di Giustizia in Palermo nel 1745, Cavaliere di S. Gennaro, insignito personalmente dal Re a 5 ottobre 1759 (Di MARZO, Biblioteca Sicula, Vol. 18, pag. 45). In dicembre del 17(50 fu nominato Ambasciatore del Regno delle Due Sicilie presso la Corte di Spagna (Di MARZO, Biblioteca Sicula, Vol. 18, pag. 53). Ivi fu insignito, nel 1764, dei Tosone d'Oro. La Corti; di Napoli e Sicilia gli assegnò una pensione vitalizia annua di 4000 Ducati. Nel 1770 fu nominato Cavallerizzo Maggiore della Regina Carolina (VILLAB., app. I, pag. 38). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Acquistò dalla famiglia Branciforti la Baronia di Milici, agli atti di Not. Giovanni Coggino di Palermo, il 5 dicembre 1746: si investì di essa a 45 ottobre 1747. Acquistò nel 1708 dal P.pe di Paternò, i feudi di Grasta, Gebbia Rossa, siti nel territorio di Canicatti ; s'investì di essi a 9 Gennaio 1770. Il P.pe morì a Napoli a 5 novembre 1779; le sue ceneri furono ivi sepolte a S. Francesco Di Paola. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Duca di Misilmeri</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">6. — Giuseppe Bonanni e Filingeri , P.pe di Roccafiorita , prese investitura del Ducato, Terra e Castello di Misilmeri, a 24 dicembre 1740; nei quali successe come primogenito e per la morte di Francesco, suo padre (Conservatoria di Reg., Vol. 1165, pag. 172). Sposò Giustina Borromei e Grillo, figlia del C.te Borromei di Milano. Morì a Napoli, il 29 novembe 1779 (Parrocchia di San Giuseppe e Cristoforo di Napoli). Il testamento di lui è agli atti di Notar Domenico Bruno diPalermo, pubblicato a 31 dicembre 1779. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Duca di Montalbano</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">5. — Giuseppe Bonanno e Filingeri, P.pe di Cattolica e di Roccafiorita, s'investì del Ducalo e della Terra di Montalbano, a 24 Dicembre 1740, per la morte di Francesco, suo padre e suo erede universale, in forza di testamento in Not. Giuseppe Bruno di Palermo del 24 Dicembre 1739 (Conserv.,Vol. 1165 Invest., f. 193). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Duca di Foresta</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">2. — Don Giuseppe Bonanno Filingeri, s'investì a 1 Febbraio 1730 del titolo di Duca di Foresta, per la morte di Girolamo suddetto, non che per la morte di Caterina Santo Stefano suddetta e quel che più per il testamento di esso 1° Duca. Fu questo Giuseppe, figlio secondogenito diFrancesco Bonanno del Bosco, P.pe di Roccafiorita; quale Francesco fu figlio del P.pe Filippo ; quale Filippo fu fratello di Girolamo, 1 Duca di Foresta (R. Cancell., VIII Indiz., f. 190). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Questi per la morte di Antonino suo fratello e primogenito del P.pe Francesco, venne a succedere al padre in tutti i titoli di famiglia, ed allora cedette questo titolo a Giovanni suo fratello. Questo Antonino, fu Capitano di Giustizia in Palermo nel 1735; sposò Maria Rosalia Branciforti, B.ssa di Fontana Murata, figlia di Nicolò Placido Branciforti; non ebbe figli, premorì al padre; fu sepolto nella Cappella di nostra Signora di Trapani, in Palermo (1738). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Marchese di Limina</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">6. — Giuseppe Bonanno Filingeri s'investì, a 24 dicembre 1740, come primogenito ed erede universale di Francesco suddetto per testamento celebrato agli atti di Notar Giuseppe Bruno di Palermo, il 24 dicembre 1739 (Cons., Vol. 1165, Inv., f. 192 retro). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Contea di Vicari</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">7. — Giuseppe Bonanno Filingeri, Principe di Roccafiorita, s’investì, a 24 Dicembre 1740, della Contea e terra di Vicari; e come erede universale del fu Francesco Bonanno del Bosco, suo padre; questi terminò la lite per la successione suddetta con una transazione che fece con Vincenzo Del Bosco e Castello, Principe di Belvedere, agli atti di Not. Filippo Lionti di Palermo il 6 Ottobre 1732, ratificata in Not. Antonino Giuseppe Bruno di Palermo il 3 Marzo 1736 e 2 Settembre 1740.</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Barone di Siculiana </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">19. — Giuseppe Bonanno Filingeri, Principe di Roccafìorita, s’investì, a 24 Dicembre 1740, della Baronia, Stato e Castello di Siculiana, come primogenito ed erede universale di Francesco suddetto (R. Cons., Vol. 1165, figlio 168).</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Barone di Canicattì</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">14. — D. Giuseppe Bonanno Filangeri s'investì a 24 Dic. 1740, successe come figlio primogenito di D. Francesco suddetto e per testamento di lui in Notar Antonino Giuseppe Bruno di Palermo in data 24 Dicembre 1739 (Conserv. di reg. investiture, Vol. 1165, f. 175). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">S'investì in pari data e per la stessa causale : </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">a) della Baronia e feudi di S. Basilio, lo Cucco e Castellana; </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">b) del Principato e Terra di Cattolica, Baronia, Terra e Stato di Siculiana ed accessori; </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">c) della Baronia e feudo di Salina Grande (a Trapani) ; </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">d) della Contea e Terra di Vicari ; </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">e) Duca'o, Terra e Castello di Misilmeri ; </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">f) B.nia e Terra di Ravanusa ; </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">g) B.nia e feudo di Pancaldo. In data 5 Gennaio 1741 s'investì di certi dritti sulle Secrezie delRegno , e del feudo e foresta di Zafarana. Morto a Napoli il 29 Novembre 1779, come risulta da fede rilanciata dalla Parrocchia dei Santi Giuseppe e Cristoforo di quella città, transuntata quiin Palermo agli Atti di Not. Salvatore Domenico Bruno il 15 Gennaio 1780. Il suo testamento è agli atti suddetti, aperto e pubblicato a 31 Dicembre 1779. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Duca di Ravanusa Castellana</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">21. — Giuseppe Bonanno Filingeri, P.pe di Roccafiorita, s'investì della Baronia e terra suddetta, a 24 Dicembre 1740, per la morte di Francesco suddetto, suo padre (Conserv., Vol. 1165 Invest., f. 176). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Signore di Milici</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">21. — Giuseppe Bonanno Filingeri, P.pe di Roccafiorita, s'investì della Baronia e feudo di Milici, a 25 novembre 1747 : e ciò per nomina fattagli da Antonino Mindiatta, agli atti di Not. Antonino Giuseppe Bruno di Palermo, il 8 marzo 1747; a detto Mindiatta furono venduti, pròpersona nominanda, con verbo regio e scudo di perpetua salvaguardia, dal dottore in Legge Giovanni Battista Arceri, Giudice Delegato, nominato da S. E. il Viceré, per la vendita di essa Baronia e feudo da mani e potere di detto Domenico Corvino, P.pe di Villanova che ne avea fatto richiesta; la vendita si legge, agli atti di Not. Giovanni Cuggino di Palermo , il 5 dicembre 1746 (Conservatoria, Vol. 1167 Invest., f. 68). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Signore della Salina Grande di Trapani</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">13. — Giuseppe Bonanno Filingeri, Principe di Roccafiorita, si investì della Baronia e del feudo della Salina Grande di Trapani, a 24 dicembre 1740, per la morte di Francesco suddetto, suo padre e suo erede testamentario (Conserv., Vol. 1165, pag. 169).</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Barone di Prizzi (già Paria)</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">17. — Giuseppe Bonanno e Filingeri, P.pe di Roccafiorita, s'investì della Baronia, Terra e Stato di Prizzi a 24 Dicembre 1740 e ciò come primogenito e per la morte di Francesco, suo padre (Conservatoria di Reg., Vol. 1165, pag. 185 retro). Sposò Giustina Borromei Grillo, figlia del Borromei di Milano. Morì a Napoli il 29 novembre 1779 (Parrocchia di S. Giuseppe e Cristoforo di Napoli). II testamento di lui è agli atti di Not. Salvatore Domenico Bruno di Palermo , pubblicato a 31 Dicembre 1779. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Principe di Cattolica </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">5. — D. Giuseppe Bonanno Filingeri, P.pe di Roccafiorita, s'investì a 24 Dicembre 1740 del Principato, Terra e stato di Cattolica, come primogenito, erede universale di D. Francesco suddetto, in forza di testamento depositato in Not. Antonio Giuseppe Bruno di Palermo il 24 Dicembre 1739 ed accettazione di esso da parte del figlio, agli atti suddetti, il 17 Marzo successivo (R. Conserv., Vol. 1165, f. 168); morto a Napoli il 29 Novembre 1779, come risulta da fede di quella Parrocchia di San Giuseppe e Cristofaro depositata in Palermo, agli atti di Not. Salvatore Domenico Bruno, il 15 Gennaio 1780. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Barone Gebbiarossa</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">17. — Giuseppe Bonanno Filingeri, P.pe di Roccafiorita e di Cattolica, s'investì del feudo di Gebbiarussa a 9 Gennaio 1770; successe per vendita, con Verbo Regio e scudo di perpertua salvaguardia, fattagli dal Dottore in Legge, Don Gaetano Savri, Giudice Deputato eletto da S. E. il Viceré, per la vendita di questo feudo, ad istanza del suddetto Don Giovanni Luigi Moncada, C.te di Caltanissetta e P.pe di Paternò; l'atto fu stipulato da Not. Salvatore Mariano Palumbo da Palermo, il 12 settembre 1768 (Conserv. di Reg. Invest., Vol. 1172, f. 90). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Signore di Mezza Grasta </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">21. — Giuseppe Bonanno Filingeri, P.pe di Cattolica, s'investì di metà del feudo di Grasta, a 23 marzo 1708, per nomina a suo favore, fatta di detta metà, da Francesco Maria Siracusa, compratore di tutto il feudo all'asta pubblica, con verbo regio e per persona da nominare, agli atti di Notar Francesco Tuquini di Palermo, l'11 marzo 1767, e nominazione agli atti di Not. Salvatore Domenico Bruno di Palermo, 20 marzo 1767 (R. Conserv, di Reg. Invest., Vol. 1172, f. 43 retro); morì a Napoli, il 27 novembre 1779 (Parrocchia S. Giuseppe e Cristofaro).</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="right">QUADRO 507. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="center">Signore di due terzi della meta di Leone (1) </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">II feudo di Leone è membro della Baronia di Cucco, S. Basilio e Castellano, e perciò i precedenti si trovano nel quadro 240 che tratta, della stessa; qui colleghiamo ed aggiungiamo. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">1. — Giuseppe Bonanno e Filingeri s'investì, a 24 dicembre 1740 della Baronia di San Basilio, Cucco o Castellana di pertinenza della Camera Reginale, territorio di Lentini, quale primogenito e per la morte di Francesco Bonanno e Del Bosco, avvenuta in Palermo, a 25 dicembre 1739, e per testamento di lui in Not. Antonio Giuseppe Bruno da Palermo, il 24 dicembre 1739. Fu sepolto nella Chiesa dei PP. Crociferi (Parrocchia S. Antonio del Cassaro). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Barone di Pancaldo </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">12. — Giuseppe Bonanno e Filingeri s'investì della Baronia e feudo di Pancaldo, come figlioprimogenito di Francesco suddetto, e ciò a 24 Dicembre 1740 (Conserv., libro Invest, dal 1738 al 1741, foglio 177). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Barone di San Basilio (Lentini)</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">13. — Giuseppe Bonanno Filingeri s'investì, a 24 Dicembre 1740, delle Baronie e feudi di Cucco, San Basile e Castellana, siti nel territorio di Lentini, quale successore, jure proprio, e per la morte di Francesco, suo padre (Conserv., volume degli anni 1733-1742, f. 167). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Tutti questi Bonanno, a cominciare da quello segnato al n. 9 incluso, sono stati tutti Principi di Roccafiorita; perciò in quel (quadro 803) trovansi più ampie notizie. Nei libri delle investiture dopo questa non ce ne sono altre che riguardano le suddette Baronie. Quindi dobbiamo ritenereche i titoli sono da gran tempo tornati tutti alla Corona per non essersi dai successori presa investitura. Nell'elenco ufficiale diffinitivo troviamo riconosciuto nella Baronia di San Basilio, di Cucco e di Castellana, Antonino Bonanno Perez; e ciò con Decreto Ministeriale del 9 Agosto 1873. Nel quadro 803 trovasi la discendenza da Giuseppe Bonanno Filingeri a quest' ultimo. Ma il riconoscimento proviene indubbiamente da errore. Tutte le tre Baronie si componeano delle sequenti tenute: Leone, Monaco o Luppinaro, San Giorgio, Cucco, Rande o Cordonetto, Molino delle Grotte di Salnitrano, Santarelli, Palazzelli, Pitturi o San Basilio. </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Una prima metà delle cinque tenute di Leone, Cucco, Monaco o Lupponaro, San Giorgio, Rande o Cordonetto furono vendute da Giuseppe Bonanno Filingeri, a Giuseppe La Iacona che s'investì a 15 Giugno 1761 (Conserv., libro Investiture del 1754-1761, f. 179). </p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">L'altra metà della tenuta Leone la troviamo in potere di Antonino La Iacona figlio del detto Giuseppe; ma non risulta dagli atti ufficiali il passaggio: è certo che detto Antonino vendette tutta la tenuta di Leone ad Ercole Branciforte; da questi passò a Giuseppe Branciforte, Principe di Scordia, che s'investì a 16 Settembre 1781 (Conserv., libro Invest., Vol. 1179, f. 92 degli anni 1787-91). Da questa tenuta si parla nei quadri 506, 507 e 1461. L'altra metà delle quattro tenute passò pure aGiuseppe La Iacona e sconosciamo il titolo di acquisto; è certo che di tutte ed intere troviamo investito, a 26 Gennaio 1779, Vincenzo La Iacona (di Antonino, di Giuseppe suddetto). Di esso sitiene parola nel quadro 605. Le tenute: Molito delle Grotte di Salnitrano, Santarelli e Palazzelli passarono a Francesco Antonio Bonanno Borromeo, figlio al detto Giuseppe Bonanno Filingeri; egli s'investì a 27 Marzo 1781 (Conserv., volume dell'anno 1784-87, f. 82). Passarono poi a Giuseppe Bonanno Branciforte. figlio del detto Francesco. Di esso si tiene parola nei quadri 1373 e 1374. La tenuta di Pittari o San Basilio passò pure a a Giuseppe Bonanno Branciforte per la morte di Francesco Antonio Bonanno Borromeo, suo padre, ed egli s'investì a 24 Giugni) 1803 (Conserv., libro dell'anno 1802 e seguenti, f. 76 retro, Vol. 1185). Di essa teniamo parola nel quadro 778. </p>

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Giuseppe Bonanno, VII Principe di Roccafiorita's Timeline

1716
1716
Palermo, Sicily, Italy
1730
1730
Palermo, Italy
1744
1744
Palermo, Italy
1779
November 28, 1779
Age 63
Naples, Campania, Italy