Start My Family Tree Welcome to Geni, home of the world's largest family tree.
Join Geni to explore your genealogy and family history in the World's Largest Family Tree.

Civilian War Internees in Asolo

view all

Profiles

  • Max Sorger (1905 - 1960)
    His family history is recounted in the book "We survived", vol 3, pages 265-277, from the Belgrade Jewish Historical Museum: Testimony of his wife Lea Sorger "Under the wing of chance" (pages 265-27...
  • Ruth Vera Rothmuller (1929 - 2014)
    refugee in Italy:
  • Hulda Strasser (1910 - d.)
    refugee in Asolo, Italy: picture from the book of Jasha Levi, p. 46.
  • Klara Zaloscer (1905 - 1997)
    refugee in Asolo: Her ITS file:
  • Mihael (Jakob - Haim) Levi (1893 - 1991)
    Internee in Italy:

The purpose of this project is to collect all of the Geni profiles of those who were living as Civilian War Internees in Asolo in Italy during World War II, possibly on other sites, or directly with their descendants.

The purpose of this project is to collect all of the Geni profiles of those who were living in the Asolo Internment Camp in Italy during World War II.

J'ai trouvé sur : http://www.dalrifugioallinganno.it/intern_veneto_tv.htm
la liste des 80 personnes qui ont fait l'objet d'une mesure d'assignation à résidence à Asolo entre 1941 et 1943 . Cette liste est en Italien, et donne de nombreux détails sur ces 80 personnes et sur le groupe de 18 personnes (dont mon père et ma mère) qui sont parti se cacher dans le sud jusqu'en 1944.

Blanka Alkalay, di Mordechai e Ester Maestro, nata a Fojnica (Bosnia) il 14 marzo 1893, coniugata con Zadik Konforty. Arriva in Italia il 14 febbraio 1942 proveniente da Travnik (Bosnia) e viene internata ad Asolo dove risiede il figlio Josef. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato dal figlio Josef Konforty e dal consuocero Ziga Neumann, che parte da Asolo diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro. Blanka raggiungerà poi la Palestina assieme alla sua famiglia.

Adele Bloch, di Jacob, nata a Vienna il 9 novembre 1898, coniugata con Richard Gutmann. Viene internata ad Asolo assieme alla figlia Renate. Nel novembre 1941 viene raggiunta dal marito.

Enrico Bretler, di Giuseppe e Carla Zivzcher, nato a Sarajevo il 24 febbraio 1928. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai genitori e alla sorella Lea.

Josif Bretler, di Enrico e Sofia Entner, nato a Sarajevo l’11 marzo 1895, coniugato con Carla Zivzcher. Professione: tipografo. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme alla moglie e ai due figli Lea ed Enrico.

Lea Bretler, di Giuseppe e Carla Zivzcher, nata a Sarajevo il 17 giugno 1923. Professione: studentessa. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata ad Asolo assieme ai genitori e al fratello Enrico.

Nada Blau, di Adolf e Frida Spitzer, nata a Zagabria il 13 settembre 1918, coniugata con Mirko Hirschl. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme al marito. Subito dopo l’armistizio raggiunge Adria con altri otto ebrei per incontrare alcuni parenti e si unisce poi al gruppo di altre 18 persone guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty. Tutti assieme arrivano a Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro grazie all’aiuto di persone del luogo.
Venezia Calderon, di David e Flora Baruk, nata a Travnik (Bosnia) il 21 dicembre 1910, coniugata con Isidoro Sumbulovich. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata per pochi giorni a Maser e poi ad Asolo assieme al marito e alla figlia Grazia.

Lucia Davidovic, di Milan e Irene Schmiet, nata a Pozega (Serbia) il 3 agosto 1905, coniugata con Zvenko Hirschl. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata ad Asolo assieme al marito e ai figli Milan e Lea.

Irma Elias, di Ignac e Jenna Stein, nata a Da rovo (Croazia) il 25 gennaio 1883, vedova Krauss. Arriva in Italia il 26 luglio 1941 proveniente da Zagabria. Viene confinata ad Asolo nell’ottobre 1942, mentre suo figlio Alfred Krauss risulta internato nel campo di Rab.

Livia Engel, di Emanuel e Margarete Berger, nata a Vinkovci (Croazia) il 12 marzo 1913, coniugata con Rudolf Weinberger. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme al marito e al figlio Vladimir.

Hans Engel, di Emanuel e Margarete Berger, nato a Vinkovci (Croazia) il 26 febbraio 1919. In Italia dal 1937, nel settembre 1942 raggiunge la sorella Livia internata ad Asolo.

Isidoro Fussmann, di Jakov e Rosa Nistreich, nato a Bardiow il 22 giugno 1887, coniugato con Vinka Koch. Professione: gioielliere. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato per pochi giorni a Maser e poi ad Asolo assieme alla moglie e alla figlia Johanna.

Johanna Fussmann, di Isidoro e Vinka Koch, nata a Zagabria il 20 luglio 1920. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato per pochi giorni a Maser e poi ad Asolo assieme ai genitori.

Richard Gutmann, di Karl e Lotte Reismann, nato a Vienna il 2 marzo 1899, coniugato con Adele Bloch. Professione: elettrotecnico. Arriva in Italia il 15 luglio 1939 e in seguito viene internato nel campo di concentramento di Tortoreto (Teramo). Il 15 novembre 1941 si trasferisce ad Asolo dove risiedono la moglie e la figlia Renate.

Renate Gutmann, di Richard e Adele Bloch, nata a Vienna il 14 maggio 1937. Viene internata ad Asolo assieme alla madre. Nel novembre 1941 viene raggiunta anche dal padre.

Arnold Herzog, di Leopold e Nettj Mantner, nato a Osijek (Croazia) il 7 marzo 1877, coniugato con Masa Ruzicka. Professione: banchiere. Arriva in Italia il 3 agosto 1941 proveniente da Zagabria assieme alla moglie.

Cvijet Hirschl, di Ziga e Johanna Neumann, nata a Glina (Croazia) il 3 ottobre 1904, coniugata con Hugo Schwarz. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme al marito e ai figli Mia e Lavoslav. Subito dopo l’armistizio raggiunge Adria con altri otto ebrei per incontrare alcuni parenti e si unisce poi al gruppo di altre 18 persone guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty. Tutti assieme arrivano Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro grazie all’aiuto di persone del luogo. Cvijet raggiungerà poi gli Stati Uniti assieme alla sua famiglia.

Erna Hirschl, di Ignac e Umitza Schwarz, nata a Krizeugi (Croazia) il 10 febbraio 1904, vedova di Samuel Marton. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme al figlio Ruben Marton e alla sorella Stefa. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty, che parte da Asolo diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro. Erna raggiungerà poi la Palestina.

Lea Hirschl, di Zvenko e Lucia Davidovic, nata a Belgrado il 1° dicembre 1931. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai genitori.

Ljerka Hirschl, di Ziga e Johanna Neumann, nata a Glina (Croazia) il 31 agosto 1909, coniugata con Jeiljko Nadasi. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme al marito e al figlio Aiwitza. Subito dopo l’armistizio raggiunge Adria con altri otto ebrei per incontrare alcuni parenti e si unisce poi al gruppo di altre 18 persone guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty. Tutti assieme arrivano Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro grazie all’aiuto di persone del luogo.

Milan Hirschl, di Zvenko e Lucia Davidovic, nato a Belgrado il 21 ottobre 1928. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai genitori.

Mirko Hirschl, di Ziga e Johanna Neumann, nato a Glina (Croazia) il 2 maggio 1907, coniugato con Nada Blau. Professione: commerciante. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme alla moglie. Subito dopo l’armistizio raggiunge Adria con altri otto ebrei per incontrare alcuni parenti e si unisce poi al gruppo di altre 18 persone guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty. Tutti assieme arrivano Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro grazie all’aiuto di persone del luogo.

Stefa Hirschl, di Ignac e Umitza Schwarz, nata a Krizeugi (Croazia) il 10 marzo 1894. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata ad Asolo assieme alla sorella Erna e al nipote Ruben Marton. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty, che parte da Asolo diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro. Erna raggiungerà poi la Palestina.
Zvenko Hirschl, di Samuel e Irene Rosemberg, nato a Koprivnica (ora Slovacchia) il 18 giugno 1901, coniugato con Lucia Davidovic. Professione: impiegato. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme alla moglie e ai figli Milan e Lea.

Vinka Koch, di Jakov e Regina Grisz, nata a Nova Gradiska (Croazia) il 4 gennaio 1899, coniugata con Isidoro Fussmann. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato per pochi gioni a Maser e poi ad Asolo assieme al marito e alla figlia Giovanna.

Josef Konforty, di Zadik e Blanka Alkalay, nato a Fravnick (Croazia) il 1° gennaio 1912, coniugato con Maja Neumann. Professione: commerciante. Fa parte della comunità ebraica di Spalato, arriva in Italia il 30 novembre 1941 e viene internato ad Asolo assieme alla moglie. Con lui ci sono anche i suoceri Ziga Neumann e Bella Schwarz e altri parenti. Subito dopo l’armistizio fa parte, avendo un ruolo attivo, del gruppo di 18 persone che parte da Asolo diretto verso l’Italia meridionale. Dopo una sosta a Adria, gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro grazie all’aiuto di persone del luogo. Josef raggiungerà poi la Palestina.

Alfred Krauss, di Lavoslav e Irma Elias, nato il 23 marzo 1908 a Pitomaca (Croazia). Internato nel campo di Rab, nel giugno 1943 viene trasferito ad Asolo dove risiede la madre.

Sdenka Lausch, di Vilim e Slava Hirschl, nata a Bjelovar (Croazia) il 9 ottobre 1912, coniugata con Eugen Schwarz. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme al marito. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato dal cognato Ziga Neumann e da Josef Konforty, che parte da Asolo diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro. Sdenka raggiungerà poi la Palestina assieme alla sua famiglia.

Jacob Levi, di Mikael e Rosa Sumbulovich, nato a Sarajevo l’8 ottobre 1921. Professione: studente. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai genitori.

Lepa Levi, di Mile e Kristina Filic, nata a Banja Luka (Bosnia) il 29 novembre 1919, coniugata con Iso Popovic. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme al marito. Viene salvata dalla Delasem.

Mikael Levi, di Jacob e Rifka Atias, nato a Sarajevo il 2 settembre 1903, coniugato con Rosa Sumbulovich. Professione: impiegato. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme alla moglie e al figlio Jacob.

Ruben Marton, di Samuel e Erna Hirschl, nato a Vinkovci (Croazia) il 5 dicembre 1929. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme alla madre e alla zia Stefa Hirschl. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty, che parte da Asolo diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro. Ruben raggiungerà poi la Palestina.

Aiwitza Nadasi, di Jeiljko e Ljerka Hirschl, nato Zagabria il 15 maggio 1933. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai genitori. Subito dopo l’armistizio raggiunge Adria con altri otto ebrei per incontrare alcuni parenti e si unisce poi al gruppo di altre 18 persone guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty. Tutti assieme arrivano Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro grazie all’aiuto di persone del luogo.

Jeiljko Nadasi, di Josef e Cecilia Stern, nato a Cakovec (ora Repubblica Ceca) il 2 novembre 1902, coniugato con Ljerka Hirschl. Professione: commerciante. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme alla moglie e al figlio Aiwitza. Subito dopo l’armistizio raggiunge Adria con altri otto ebrei per incontrare alcuni parenti e si unisce poi al gruppo di altre 18 persone guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty. Tutti assieme arrivano Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro grazie all’aiuto di persone del luogo.

Adolf Neumann, di Paolo e Rosalia Zoran, nato a Ivanska (Croazia) il 12 febbraio 1862. Residente ad Abbazia nella primavera del 1942 si trasferisce ad Asolo dove sono internati i figli Ziga, Danica e Vilko e altri suoi parenti. Subito dopo l’armistizio fugge da Asolo con un gruppo di 18 persone diretto verso l’Italia meridionale. Dopo una sosta a Adria, gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro grazie all’aiuto di persone del luogo. Alfred raggiungerà poi la Palestina.

Danica Neumann, di Adolf e Charlotte Graf, nata a Ivanska (Croazia) il 5 aprile 1904, coniugata con Adolf Rothmüller. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai figli Rutitza e Eli. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato dal fratello Ziga, partito da Asolo e diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro. Danica raggiungerà poi la Palestina assieme ai suoi figli.

Dina Neumann, di Vilko e Zdenka Plachte, nata a Spalato il 31 agosto 1941. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata ad Asolo assieme ai genitori.

Maja Neumann, di Ziga e Bela Schwarz, nata a Zagabria il 14 giugno 1920, coniugata con Josef Konforty. Professione: casalinga. Fa parte della comunità ebraica di Spalato, arriva in Italia il 30 novembre 1941 e viene internato ad Asolo assieme al marito. Con lei ci sono anche i genitori e altri parenti. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato dal padre e dal marito, che parte da Asolo diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro. Maja raggiungerà poi la Palestina assieme alla sua famiglia.

Vilko Neumann, di Adolf e Charlotte Graf, nato a Ivanska (Croazia) il 16 maggio 1914, coniugato con Zdenka Plachte. Professione: artigiano. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme alla moglie e alla figlia Dina.

Ziga Neumann, di Adolf e Charlotte Graf, nato a Caprag (Croazia) il 15 maggio 1894, coniugato con Bela Schwarz. Professione: avvocato. Fa parte della comunità ebraica di Spalato, arriva in Italia il 30 novembre 1941 e viene internato ad Asolo assieme alla moglie. Subito dopo l’armistizio organizza con il genero Josef Konforty la fuga da Asolo di un gruppo di 18 persone diretto verso l’Italia meridionale. Dopo una sosta a Adria, gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro grazie all’aiuto di persone del luogo. Ziga raggiungerà poi la Palestina assieme alla sua famiglia.

Walter Pick, di Wilhelm e Teresia Samek, nato a Vienna il 3 agosto 1908. Professione: impiegato. Arriva in Italia il 14 luglio 1941 proveniente da Zagabria e viene internato a Ferramonti. Nel maggio 1942 viene trasferito ad Asolo. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty, che parte da Asolo diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro.

Zdenka Plachte, di Leo e Ella Maijer, nata a Zagabria l’8 giugno 1919, coniugata con Vilko Neumann. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata ad Asolo assieme al marito e alla figlia Dina.

Iso Popovic, di Daniel e Simka Sumbulovic, nato a Sarajevo il 4 giugno 1920, coniugato con Lepa Levi. Professione: elettrotecnico. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme alla moglie. Viene salvato dalla Delasem. Dopo la guerra torna in Jugoslavia e nel 1951 si trasferisce in Israele dove prende parte alle guerre del 1956 e del 1967.

Emma Reich, di David e Ana Liebfeld, nata a Varazdin (Croazia) il 24 febbraio 1919, coniugata con Jakob Schäffer. Arriva in Italia il 1° settembre 1941 proveniente da Zagabria assieme al marito.

Rutitza Rothmüller, di Adolf e Danica Neumann, nata a Zagabria l’8 gennaio 1929. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata ad Asolo assieme alla madre e al fratello Eli. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato dallo zio Ziga Neumann, partito da Asolo e diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro. Rutitza raggiungerà poi la Palestina assieme alla madre e al fratello.

Eli Rothmüller, di Adolf e Danica Neumann, nato a Zagabria l’11 giugno 1931. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme alla madre e alla sorella Rutitza. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato dallo zio Ziga Neumann, partito da Asolo e diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro. Eli raggiungerà poi la Palestina assieme alla madre e alla sorella.

Masa Ruzicka, di Josef e Berta Moravec, nata a Fiume il 5 febbraio 1892, coniugata con Arnold Herzog. Arriva in Italia il 3 agosto 1941 proveniente da Zagabria assieme al marito.

Frieda Salzer, di Karl e Josefine Kohn, nata a Vienna il 1° ottobre 1888. Arriva in Italia il 26 settembre 1941 proveniente da Zagabria.
Boris Samujlovic, di Mika e Erna Kohn, nato a Zagabria il 15 giugno 1923. Professione: studente. Arriva in Italia con il convoglio partito da Spalato il 15 dicembre 1941.

Anna Maria Schäffer, di Jakob e Emma Reich, nata ad Asolo nel settembre 1942.

Jakob Schäffer, di Karl e Sali Wegrzin, nato a Uzsok il 14 febbraio 1904, coniugato con Emma Reich. Professione: violinista. Arriva in Italia il 1° settembre 1941 proveniente da Zagabria assieme alla moglie. Il fratello Simon, internato a Valli del Pasubio (Vicenza), lo raggiunge ad Asolo nel luglio 1943.

Simon Schäffer, di Karl e Sali Wegrzin, nato a Visegrád (Ungheria) il 2 giugno 1914. Professione: commerciante. Arriva in Italia il 25 novembre 1941 e viene internato a Valli del Pasubio (Vicenza). L’8 luglio 1943 si trasferisce ad Asolo dove risiede con la sua famiglia il fratello Jacob.

Zora Schlesinger, di Vilim e Paola Fuchs, nata a Nova Gradiska (Croazia) il 12 luglio 1905, coniugata con Hermann Sorger. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme al marito, al figlio Velimir e ai cognati Olga, Fina e Makso Sorger. La sorella Beatrice si trova internata a Castelnuovo Don Bosco (Asti).

Bela Schwarz, di Lavoslav e Charlotte Schlanger, nata a Budapest il 2 maggio 1897, coniugata con Ziga Neumann. Professione: casalinga. Fa parte della comunità ebraica di Spalato, arriva in Italia il 30 novembre 1941 e viene internato ad Asolo assieme al marito. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato dal marito e dal genero Josef Konforty, che parte da Asolo diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro. Bela raggiungerà poi la Palestina assieme alla sua famiglia.

Eugen Schwarz, di Lavoslav e Charlotte Schlanger, nato a Osisich (Croazia) il 9 ottobre 1898, coniugato con Sdenka Lausch. Professione: commerciante. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme alla moglie. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato dal cognato Ziga Neumann e da Josef Konforty, che parte da Asolo diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro. Eugen raggiungerà poi la Palestina assieme alla sua famiglia.

Hugo Schwarz, di Lavoslav e Charlotte Schlanger, nato a Zagabria il 16 novembre 1900, coniugato con Cvijet (Flora) Hirschl. Professione: commeciante. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme alla moglie e ai figli Mia e Lavoslav. Subito dopo l’armistizio raggiunge Adria con altri otto ebrei per incontrare alcuni parenti e si unisce poi al gruppo di altre 18 persone guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty. Tutti assieme arrivano Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro grazie all’aiuto di persone del luogo. Hugo raggiungerà poi gli Stati Uniti assieme alla sua famiglia.

Lavoslav Schwarz, di Hugo e Coijetta Hirschl, nato a Belgrado il 12 aprile 1932. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai genitori e alla sorella Mia. Subito dopo l’armistizio raggiunge Adria con la sua famiglia e si unisce poi al gruppo di altre 18 persone guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty. Tutti assieme arrivano Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro grazie all’aiuto di persone del luogo. Lavoslav si trasferirà poi negli Stati Uniti assieme ai genitori e alla sorella.

Mia Schwarz, di Hugo e Coijetta Hirschl, nata a Belgrado il 1° ottobre 1928. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata ad Asolo assieme ai genitori e al fratello Lavoslav. Subito dopo l’armistizio raggiunge Adria con la sua famiglia e si unisce poi al gruppo di altre 18 persone guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty. Tutti assieme arrivano Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro grazie all’aiuto di persone del luogo. Mia si trasferirà poi negli Stati Uniti assieme ai genitori.

Umitza Schwarz, di Jonathan e Fanny Benedik, nata Koprivnica (ora Slovacchia) l’8 novembre 1866, vedova Hirschl. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty, che parte da Asolo diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro.

Charlotte Singer, di Lazar e Berta Wang, nata a Neunkircher (Germania) il 28 agosto 1921, di nazionalità austriaca, coniugata con Leopold Studeny. Arriva in Italia il 15 agosto 1941 proveniente da Zagabria e viene internata ad Asolo assieme al marito. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty, che parte da Asolo diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro.
Samuel Slak, di Mailech e Ida Domb, nato a Grodzik (Polonia) il 1° giugno 1916, coniugato con Josefina Stopinsek. Professione: sarto. Arriva in Italia l’11 maggio 1941 proveniente da Zagabria e viene internato ad Asolo
.

Sdenka Slovak, di Rudolf e Henrietta Hoffmann, nata a Zagabria il 14 giugno 1918. Professione: insegnante di lingue. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata ad Asolo.

Fina Sorger, di Adolf e Feda Neumann, nata a Daruvar (Croazia) il 5 agosto 1899. Professione: impiegata. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata ad Asolo assieme ai fratelli Olga, Hermann e Makso.

Hermann Sorger, di Adolf e Feda Neumann, nato a Daruvar (Croazia) il 24 marzo 1896, coniugato con Zora Schlesinger. Professione: commerciante. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme alla moglie, al figlio Velimir e ai fratelli Olga, Fina e Makso.

Makso Sorger, di Adolf e Feda Neumann, nato a Daruvar (Croazia) il 16 settembre 1905. Professione: impiegato. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai fratelli Olga, Hermann e Fina.

Olga Sorger, di Adolf e Feda Neumann, nata a Daruvar (Croazia) il 29 aprile 1894. Professione: commerciante. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai fratelli Hermann, Fina e Makso.

Velimir Sorger, di Hermann e Zora Schelsinger, nato a Zagabria il 21 agosto 1929. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai genitori e agli zii Olga, Fina e Makso Sorger.

Slava Spitzer, di Hugo e Marta Jacobi, nata a Vienna l’11 gennaio 1919. Professione: studentessa. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata ad Asolo.

Maxim Stern, di Simeon e Maria Steiner, nato a Zagabria il 22 febbraio 1889. Professione: commerciante. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo.

Josefina Stopinsek, di Marco e Amalia Mostuak, nata a Lask (Polonia) il 4 marzo 1921, coniugata con Samuel Slak. Professione: sarto. Arriva in Italia l’11 maggio 1941 proveniente da Zagabria e viene internata ad Asolo. Viene censita come “ariana”, mentre il marito è ebreo.
Hulda Strasser, di Daniel e Selma Jacobi, nata a Budapest il 10 dicembre 1908. Arriva in Italia il 13 gennaio 1942 proveniente da Zagabria e nell’agosto successivo viene internata ad Asolo.

Leopold Studeny, di Vinceslao e Maria Granger, nato a Höhenberger (Germania) il 6 giugno 1895, di nazionalità austriaca, coniugato con Charlotte Singer. Professione: giornalista. Arriva in Italia il 21 settembre 1941 proveniente da Zagabria e viene internato ad Asolo assieme alla moglie. Viene censito come “ariano”, mentre la moglie è ebrea. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty, che parte da Asolo diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro.

Grazia Sumbulovich, di Isidoro e Venezia Calderon, nata a Sarajevo il 21 settembre 1937. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata per pochi giorni a Maser e poi ad Asolo assieme ai genitori.

Isidoro Sumbulovich, di Daniel e Grazia Pinto, nato a Sarajevo il 9 settembre 1907, coniugato con Venezia Calderon. Professione: impiegato. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato per pochi giorni a Maser e poi ad Asolo assieme alla moglie e alla figlia Grazia.

Rosa Sumbulovich, di Daniel e Grazia Pinto, nata a Sarajevo il 16 gennaio 1900, coniugata con Mikael Levi. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme al marito e al figlio Jacob.

Rudolf Weinberger, di Sigmund e Federica Pscherkof, nato a Zemun (Serbia) il 2 gennaio 1901, coniugato con Livia Engel. Professione: commerciante. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme alla moglie e al figlio Vladimir.

Vladimir Weinberger, di Rudolf e Livia Engel, nato a Zagabria il 27 aprile 1936. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai genitori.

Klara Zaloscer, di Simeon e Lovise Jacobi, nata a Tuzla (Bosnia) il 1° aprile 1905. Arriva in Italia proveniente da Zagabria e viene internata ad Asolo.

Carla Zivzcher, di Giacomo e Betty Fried, nata a Visegrád (Ungheria) il 10 gennaio 1904, coniugato con Josif Bretler. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata ad Asolo assieme al marito e ai due figli Lea ed Enrico.

Maja Zlatic, di Savo, nata a Zagabria il 29 giugno 1940. Nipote di Arnold Herzog e Masa Ruzicka.