Principe Antonio de Requesens, II. di Pantelleria

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Principe Antonio de Requesens, II. di Pantelleria's Geni Profile

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Principe Antonio de Requesens

Also Known As: "III Conte di Buscemi"
Birthdate:
Death: circa May 1688 (64-73)
Immediate Family:

Son of Salvatore de Requesens and Giovanna Caetani e Tagliavia
Husband of Eleonora Gravina
Father of Giovanna de Requesens; Salvatore Francesco de Requesens, III. principe di Pantelleria; Caterina Requesens; Costanza Requesens e Gravina and Diego Requisens
Brother of Ippolita Requisens; Diego Requisens; Giuseppe Requisens and Ippolita de Requesens

Occupation: Principe di Pantelleria
Managed by: George J. Homs
Last Updated:

About Principe Antonio de Requesens, II. di Pantelleria

GEDCOM Note

<p> Principe di Pantelleria</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">2 . — Antonio Requesenz Gaetani, Conte di Buscemi, s'investì dei Principato di Pantelleria,a 10 Luglio 1638, per la morte di Antonio, suo avo Paternò (R. Cancell., VI Indiz., foglio 291). Sposò Eleonora Gravina Platamone di Michele, Barone di Iroldo e di Costanza Platamone. </p> <p> </p> <p>Conte di Buscemi</p> <p style="text-align: justify;">4. — D. Antonio Requisenz e Gaetani P.pe di Pantelleria, s' investì della Contea di Buscemi a 12 Luglio 1638 per la morte di Antonio, suo avo. S'investì in pari tempo di tutt'altri titoli e stati (Regia Cancell., VI Indiz., f. 291). Sposò Eleonora Gravina e Piatamone di Michele dei Baroni di San Michele. </p> <p> </p> <p>Antonio,  2° principe di Pantelleria  e 3° conte di Buscemi, venne investito della contea il 12
luglio 1638. 
 Sposò Eleonora Gravina e Platamone, figlia di Michele, erede della metà dei feudi di Mazzarone 
( presso Biscari, oggi Acate) e Staffenda ( presso Noto), conducendo alla sua famiglia anche la
baronia  di  Solarino,  investendosene  nel  1656  per  la  minore  età  del  figlio  Salvatore  Francesco
designato erede universale dei beni materni. 
 Le spoglie della moglie Eleonora Gravina, morta nel 1656, riposano presso la Chiesa Madre di
Buscemi, ove è esposta, anonimamente incastonata nella parete sinistra appena dopo il portone
centrale, una copertura funeraria in marmo, divelta assieme alle sottostanti spoglie in occasione 
del rifacimento del pavimento con il seguente elogio che qui si riporta fedelmente, compresi 
i disallineamenti: </p> <p>   D. ELEONORA GRAVINA, ET PLATAMONE, UXORIS PRAE
DILECTAE D. ANTONY REQUESENS, ET GAETANO, PRIN
CIPIS PANTELLERIAE, QUAM INNOCENTIS VITAE ME
RITA DIE XV AUGUSTI, QUO CAELUM DEI PARAE PA
TUIT, CAELORUM  IMPERATRICI INSIGBITER DEVO
TAM ANNO MDCLVI  AD  ASTRA PROVEXARENT
NE DIV TERRA SUB RUINIS EX MEMORABLI CON
CUSSIONE  ANNI  MDCXCIII  HUMANITAS SPO
LIUM DETINERENT, ABBAS  D DIDACUS REQUESE
NS MAESTISSIMUS FILIUS PIAE PIENTISSIMAE
GENETRIS MEMORIAM, ET MORTALITATIS
RELIQUIAS PROPRIJS EXPENSIS SUB HOC
MARMORE, USQUE DUM AD CAELUM ET
IPSAE EVEHANTUR, NON SINE LACHRY
MIS REPOSUIT: ANNO MDCCX          
 
“ I meriti di una vita integerrima  avevano  portato in cielo 
donna Eleonora Gravina & Platamone, moglie prediletta 
di Don Antonio Requesens e Gaetani Principe di Pantelleria,
il 15 Agosto 1656, giorno in cui si schiuse il cielo alla Madre 
di Dio imperatrice del mondo, verso la quale detta donna era 
particolarmente devota.   
Per non lasciare poi sotto le rovine del memorabile terremoto
del 1693 le spoglie dell’umanità, l’abate don Diego Requesens,
inconsolabile figlio della piissima, depose con molte lacrime
i resti mortali della madre sotto questo marmo e, a proprie spese,
in attesa che anche lui potesse raggiungere il cielo.
Ciò nell’anno 1710”.
 
Dall’esame del superiore testo si evince come quelle spoglie furono traslate, a spese ( ! ) del figlio
cadetto Diego, Abate e Priore di S. Spirito, da sotto le rovine di altro edificio religioso distrutto dal
terremoto che si ha la quasi certezza debba riferirsi alla precedente totalmente diruta Chiesa Madre
( ecclesia matricem ) già ubicata in contrada “ monte”, a fianco del  “ castrum et monasterium” .</p>

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