Guy I Lupis, 12°marquis of Soragna

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Guy I Lupis, 12°marquis of Soragna

Italian: Guido I de Lupis, 12°marchese di Soragna
Birthdate:
Death: between October 1213 and December 1213
Immediate Family:

Son of Ubertino de Lupis, 11°marchese di Soragna and ... de Lupis
Husband of .... de Lupis
Father of Guido II Lupi, marchese di Soragna; Eberto Lupis, 13°marchese; Ugo de Lupis; Monte Lupis, Sopramonte; Rolando Lupis, Orlando and 2 others

Occupation: Marchese e castellano di Soragna, Podestà di Parma nel 1198, Podestà di Brescia nel 1208.
Managed by: Livio Scremin
Last Updated:

About Guy I Lupis, 12°marquis of Soragna

- https://it.wikipedia.org/wiki/Meli_Lupi



-http://www.genmarenostrum.com/pagine-lettere/letteral/Lupis/Lupi_di...

 Guido I de Lupis (Wido,Widone), + Cremona o Soragna-ottobre/dicembre 1213, 

Marchese e castellano di Soragna, Podestà di Parma nel 1198, Podestà di Brescia nel 1208. Secondo gli sttudi storici più recenti la madre era una Cavalcabò, sorella di Aiguina e Guido, figli di Sopramonte Cavalcabò, signore di Zibello e Viadana (cfr.: C. Soliani, Nelle Terre dei Pallavicino, Parma, 1989, tav. gen.), dalla quale originirebbe la discendenza Obertenga attribuita appunto ai Lupi, da ritenersi quindi per ascendenza femminile non maschile. Viene ricordato per la prima volta in un atto di permuta intercorso nel 1198 (2 aprile) con il vescovo di Parma Obizzo, mediante il quale il Lupis fece cessione della metà di quanto possedeva in Soragna e in Diolo in cambio della proprietà della Terra di Mainone, che già teneva a titolo di feudo dalla Mensa Vescovile: D. nus Opizo Dei Gratia Ep. us Parmae concessit et dedit D. no Guidoni Lupo Marchioni ad petitionem ipsius Guidonis. Nel 1202 venne eletto Podestà di Parma e con tale carica figura citato in numerosi atti del tempo (In MCCII D. Guido Lupus Marchio de Parma fuit Potestas Parmae) e così in una sentenza a favore dei canonici di Parma contro tale Gerardo, pronunciata dal giudice Ugone che agisce in qualità di advocatus tempore regiminis D. ni Guidonis Lupis Marchionis Potestatis Parmae, come in altri successivi giudicati. L’anno di questo mandato fu caratterizzato da qualificanti azioni pacificatrici che proprio al Lupis fecero capo: il 10 giugno, infatti, assecondando il desiderio di papa Innocenzo III che voleva pace in Lombardia per vederla partecipe della Crociata che stava approntando, il Lupis riuscì ad appianare in Alseno il conflitto esistente tra Parma, Piacenza e Milano per il possesso di Borgo San Donnino e Bargone (per la quale tregua questi centri rimasero ai Parmigiani), dandosi poi (31 luglio) a comporre con successo, insieme al cremonese Corrado di Somma, le vertenze in materia di confini che esistevano tra Reggiani e Modenesi. Successivamente, stretta alleanza con questi ultimi, riuscì per loro tramite a contrarla anche con Mantova. Dopo essere stato Podestà di Reggio (1206), lo fu di Brescia nel 1207. Finito l’anno della sua carica rimase in città come Podestà dei nobili e dei cavalieri, ma da essa si allontanò l’anno dopo in seguito alla scissione avvenuta tra questa fazione e quella del popolo guidata da Opizone Pusterla (maggio 1208). Rifugiatosi allora a Cremona, di lì a poco, con l’aiuto di armi cremonesi e parmigiane, riprese Pontevico (settembre 1208) e sembra rientrasse anche a Brescia, ove nel 1209, secondo una Cronaca bresciana, figura di nuovo podestà dei militi e citato appunto come Guido Lupus Marchio de Cremona Potestas Militum Brixiae. Nel 1212 trattò per Azzolino d’Este la cessione di Argenta e l’anno seguente figura Podestà di Castelleone nel Reggiano. In quel tempo il Lupis possedette diversi beni in Cremona, Rivarolo di Bozzolo e Casalmaggiore, ed ebbe affari con il nobile cremonese Ponzio Amati, i cui diritti (omnia jura et actiones et directas reales et personales quae et quas habebat) questo cedette ad altri alla morte del Lupis. Tale suo frequente ritrovarlo a Cremona, lascia ai più il supporre che proprio da tale città derivasse la sua origine e che la madre stessa, vuoi anche per certi nomi ripetuti nei discendenti più immediati, fosse appunto una cremonese dei Cavalcabò. Il Lupis ebbe in moglie una Rossi, che secondo l’Affò sarebbe stata una sorella di Bernardo di Rolando, mentre per il Litta una prozia. Abitò con la famiglia in Parma, a cò di Ponte, e Frà Salimbene non manca di annotare tanto il nome di alcuni dei suoi figli che conobbe di persona, quanto la rivalità che esisteva tra essi e i marchesi Pelavicini, entrambi abitanti "in villa quae appellatur Soragna quae est in episcopatu parmensi prope Burgum Sancti Donini per milliaria 5 versus aquilonarem partem; et ob hanc causam inter eos emulatio non modica habebatur."

FONTI E BIBL. :P. Litta, Famiglie celebri, XI, 1870, tav. I; Argegni, Condottieri, 1937, 248; V. Spreti, Enciclopedia storico nobiliare, 4, 1931, 541; B. Colombi, Soragna. Feudo e Comune, 1986, I, 305-306.

= una sorella di Bernardo di Rolando Rossi di Parma (vedi/see)